Viscounts of the West Kingdom (2020)
Giudizio complessivo:
Autore: Phillips Shem
MacDonald Sean
Artista: Dimitrievski Mihajlo
Editore: Garphill Games
Fever Games
Serie: West Kingdom Trilogy
Numero giocatori: 1 - 4
Durata media: 90 minuti
Tipologia giocatori: Da 12 anni
Ambientazione: La trilogia del Regno Occidentale termina con l'entrata in campo dei Visconti
Categoria: Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Piazzamento lavoratori
Combinazioni-Allineamenti
Scambio risorse
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Carte
Espansioni: Viscounts of the West Kingdom: Gates of Gold
Viscounts of the West Kingdom: Keeper of keys
Nomi alternativi: Visconti del Regno Occidentale
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Materiale Utile
Tipo Descrizione Scarica
Sommario regole e sequenza di gioco Setup, Sequenza di gioco e Azioni (A 44) Scarica il file
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 8
Fortuna: 1
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 7.84
Votanti: 10.032
Classifica: #176
Valutazione riviste
Ilsa: B
Plato: N.D.
Spielbox: B
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Con VISCOUNTS OF THE WEST KINGDOM gli autori, Shem Phillips e S.J.Macdonald, arrivano alla fine della trilogia del Regno Occidentale, dopo Architects e Paladins, e ci presentano un gioco con parecchie novità: innanzitutto abbiamo un vero e proprio tabellone, costituito da cinque plance trapezoidali “double face” da accostare in combinazioni a piacere (usando però la faccia relativa al numero dei partecipanti) e da fissare con un “castello” di plastica grigia che si incastra al centro in appositi fori delle plance.

Sul tabellone troviamo due percorsi (uno interno accanto al castello ed uno esterno, adiacente al mare) sui quali si muoveranno i segnalini a forma di cavaliere (i “Visconti”), uno per ogni partecipante: questi percorsi e le stradine che li collegano sono “monodirezionali” e quindi i cavalieri girano sul tabellone in senso orario.

I giocatori ricevono una plancia personale sulla quale vengono piazzati nove segnalini “edificio” (tre per tipo: officine, empori e sedi delle corporazioni) e due dischetti (uno bianco per la “Virtù” ed uno nero per la “Corruzione”). In basso ci sono anche tre spazi che ospiteranno le carte “Cittadino” dei giocatori: ognuno ne riceve inizialmente otto (tutti i mazzetti sono uguali). A completare la dotazione individuale ci sono anche 20 lavoratori (da piazzare in seguito sul castello. Infine tutti prendono una coppia di carte fra quelle messe in tavola: una delle due indica le risorse iniziali di cui usufruirà il giocatore (monete, oro, pietre e calamai) e lo spazio di partenza del suo Visconte, mentre l’altra mostra un cittadino che darà un bonus iniziale e che dovrà essere mescolato al mazzetto originale.

Al suo turno ogni giocatore sposta di uno spazio verso destra le carte sulla sua plancia per fare posto da una nuova (scelta fra quelle che ha in mano), la quale può assegnargli qualche risorsa extra o un’azione bonus, come spostare di uno spazio sull’apposito tracciato della plancia personale una delle due pedine (Virtù o Corruzione), oppure la possibilità di ottenere una carta cittadino gratis, prendere carte Contratto o Debito, riarrangiare le carte sulla plancia, mescolare il mazzo, ecc. 

Il numero in alto a sinistra della carta giocata inoltre indica quante monete si incassano e di quanti spazi sulla plancia si dovrà muovere il Visconte, il quale, arrivato a destinazione potrà eseguire una delle azioni seguenti:     

  1. – Commerciare (sulla strada esterna), utilizzando le icone “mercante” delle sue carte (ed eventuali monete extra) per ottenere monete, risorse, ecc. in base alla casella in cui si trova;
  2. – Costruire uno dei suoi edifici (sulla strada esterna e se una delle caselle adiacenti al cavaliere è ancora libera) pagando con icone Costruttore (ed aggiungendo eventualmente dei segnalini pietra);
  3. – Piazzare 1-4 lavoratori sul Castello (sulla strada interna) pagando con icone “Nobile” (ed eventuali risorse oro);
  4. – Trascrivere un manoscritto (cioè prendendo delle apposite tessere piazzate inizialmente sul tabellone) se si trova sulla strada interna ed adiacente ad una pila di tessere, pagando con le icone “Sacerdote” (ed eventuali risorse calamaio).

Il turno del giocatore si chiude con la possibilità di ingaggiare un nuovo cittadino (preso dalla pila di carte vicino alla casella del suo Visconte), verificando se i due marcatori bianco e nero sono sovrapposti (incassando il relativo bonus/malus e dandone uno agli avversari) ed infine ripescando carte dal suo mazzo per ripristinare la sua mano (che inizialmente è di 3 carte ma che può crescere durante la partita).

Ci sono due mazzi di carte speciali che vengono predisposti sul tavolo all’inizio del gioco e che rappresentano i “Debiti” ed i “Contratti” che i giocatori otterranno durante la partita: ogni debito fa perdere 2 Punti Vittoria (PV) al suo possessore, ma se viene “pagato” (con apposite azioni dei Cittadini) la carta è girata e regala una risorsa a scelta. Ogni Contratto assegna 1 PV al suo possessore, ma se viene girata i punti diventano 3.  

La partita termina quando si esauriscono le carte di uno di questi due mazzi: resta allora un ultimo turno per tutti e poi si passa la conteggio dei PV, considerando gli edifici costruiti, i lavoratori nel castello, i set di manoscritti raccolti, i debiti non pagati, i contratti acquisiti ed eventuali carte speciali (vedere sotto). Chi ottiene il totale più alto vince.

Commento

VISCOUNTS OF THE WEST KINGDOM non è un gioco troppo complicato, ma poiché le azioni possibili sono tante serviranno 1-2 partite di prova prima di poterlo giocare al meglio ed ottenere il massimo dalle scarse risorse disponibili: quindi non preoccupatevi se nella prima partita farete un certo numero di errori (come è successo anche al mio tavolo), ma rileggete di nuovo le regole e tutti i punti dubbi vi saranno più chiari per la prossima sfida.

Per decidere che strategia usare è bene però capire subito come si fanno i PV e regolarsi di conseguenza:

  1. – gli edifici costruiti danno dei PV a crescere in base al numero ed al tipo di segnalino utilizzato: 2-5-9 PV per 1-2-3 Officine, 4-9-15 per 1-2-3 Empori e 6-13-21 per 1-2-3 Sedi delle Corporazioni;
  2. – I lavoratori nel castello danno PV in base al livello raggiunto: sulle 5 caselle delle mura esterne ognuno di essi vale 1 PV, sulla 5 caselle della seconda cinta valgono invece 2 PV e nell’unica casella al centro 3 PV. Per entrare nel castello (mura esterne) serve l’azione “Nobili”, ma per salire di livello occorre avere almeno 3 lavoratori nella stessa casella. Chi arriva per primo al centro del castello guadagna inoltre una speciale carta del valore di 5 PV.
  3. – Le tessere manoscritto sono caratterizzate da un bonus (da utilizzare come indicato) e da un nastro colorato (grigio, nero, giallo e azzurro): un set di 3 nastri uguali assegna 1 PV al possessore, ma con 2-3-4 set diversi si ottengono 4-9-16 PV. Inoltre il primo che realizza un set di 3 manoscritti di un certo colore guadagna un bonus “sacerdote” da 3 PV;
  4. – Come abbiamo già visto ogni carta Debito non pagato costa 2 PV ed ogni contratto acquisito 1 PV, ma i contratti soddisfatti (cioè se la carta è stata girata durante la partita) i PV diventano 3.
  5. – Infine chi ha più carte Contratto Acquisito quando viene scoperta la carta “Povertà” (cioè quando sono terminate le carte debito) riceve un premio di 12-8-4 PV (da assegnare rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato) mentre chi ha più carte Debito Pagato quando viene scoperta la carta “Prosperità” (cioè quando sono terminate le carte contratto) riceve un premio di 12-8-4 PV (rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato).

Sulla base di quanto sopra i giocatori hanno molta libertà di movimento e di azione sul tabellone, ma devono sempre bilanciare le loro mosse sulla base delle risorse acquisite, alternando quindi azioni di “incasso” a quelle di “investimento”. Il gioco è un po’ lungo (prevedete circa 120 minuti, dopo aver imparato le regole) ma di grande soddisfazione perché non ci si annoia mai e quando non è il nostro turno dobbiamo già pensare bene alla prossima mossa.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Visconti del Regno Occidentale è il terzo gioco della “trilogia del regno occidentale”, ideata da S. Phillips e S. J. Macdonald e pubblicata in Italia da Fever Games. Dopo il grande successo di Architetti del Regno Occidentale e Paladini del Regno Occidentale, le aspettative per questo gioco (per 1-4 giocatori dai 12 anni in su) erano innegabilmente molto alte. I due predecessori si sono infatti distinti per originalità, divertimento e anche per la bella veste grafica (ad opera di M. Dimitrievski). Non ci resta che scoprire insieme se Visconti del Regno Occidentale rappresenti o meno la degna conclusione della fortunata saga…

I materiali di gioco sono pienamente all’altezza, riprendendo le ottime caratteristiche di Architetti e Paladini. La scatola è robusta e compatta, identica nel formato e nello stile a quella degli altri due giochi. Il cartone del tabellone è spesso, i colori brillanti, i segnalini in legno ben fatti, le carte robuste e telate. Consigliamo di imbustare solo quelle grandi, che andranno mescolate e manipolate, mentre quelle piccole possono essere tranquillamente lasciate così come sono. 

 

 

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