Autore: |
Jensen Chad ![]() |
Artista: |
Nieto Chechu ![]() MacGowan Rodger ![]() |
Editore: |
GMT Games ![]() |
Numero giocatori: | 2 - 4 |
Durata media: | 90 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Sviluppare e gestire una cittadina americana |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
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Meccanica: |
Scambio risorse
Maggioranze Combinazioni-Allineamenti |
Motore: |
Dadi
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 4 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.93 |
Votanti: | 753 |
Classifica: | #3951 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | B |
WELCOME TO CENTERVILLE è un gioco ... gestionale che usa dei dadi per decidere le azioni. Di conseguenza l'impatto della "Fortuna" è senz'altro importante, ma non guasta il piacere del gioco: basta ovviamente non considerarlo un gestionale "alla tedesca" dove nulla, o quasi, è lasciato al caso.
Il tabellone mostra una tipica cittadina americana di provincia, con il centro diviso in quattro quartieri (ognuno formato da tre diversi "livelli"), un fiume che scorre a fianco della città, una zona residenziale dall'altra parte ed una zona universitaria (dedicata alla ricerca) sul lato opposto.
Il tutto un po' stilizzato, quindi meno piacevole alla ... vista di tanti altri giochi, ma perfettamente funzionale. I giocatori rappresentano personalità molto influenti nella città e devono cercare di costruire il maggior numero di lotti all'interno dei quattro quartieri, assumere le cariche più importanti, costruire villette al di là del fiume e raggranellare il maggior numero di ricerche universitarie (qui chiamate "vocations").
Per fare tutte queste operazioni si usano 6 dadi speciali, di colore diverso, ognuno dei quali mostra un certo numero di "icone": ci sono dunque "contratti" dedicati ai quattro quartieri (casette viola, auto rosse, chiavi inglesi azzurre e carrellini della spesa gialli), "alberi", panchine", "cappelli universitari", "voti", "punti interrogativi" (chiamati "Fato") e "clessidre" (due sul dado nero ed una sul verde).
Al suo turno il giocatore lancia tutti i dadi, toglie eventuali clessidre e decide se tenerli o rilanciarne alcuni (ancora per due volte al massimo). Poi combina fra loro le icone che ha ottenuto per costruire palazzi in centro (con le icone contratto), villette al di là del fiume (alberi) e verde pubblico (alberi), oppure per ottenere tessere vocation, tessere speciali o cariche pubbliche (spendendo i voti).
Le facce "Fato" sono dei veri e propri Jolly e possono essere usate per rinforzare una o più combinazioni, ognuna delle quali permette di ottenere Punti Vittoria (PV) di due tipi diversi: Denaro e Prestigio.
Le facce "Clessidra" invece servono a marcare il tempo del gioco su un'apposita pista: quando il marcatore del tempo ha completato la pista per TRE volte la partita finisce ed ai punti accumulati durante fino a quel momento si aggiungono quelli ottenuti costruendo le villette ed accumulando vocations.
Poi si scoprono le tessere "obiettivo" (qui chiamate "Legacy": tutti i giocatori ne ricevono una ad inizio partita) e si assegnano i relativi punti. I giocatori ottengono il punteggio più basso fra quelli raggiunti dai due marcatori (Denaro e Prestigio) e si dichiara vincitore chi ha il valore più alto.
Una partita a WELCOME TO CENTERVILLE ha una durata abbastanza variabile (mediamente 60-90 minuti) perché dipende da quante "clessidre" vengono scoperte dai giocatori: più ne appaiono e meno dura il gioco. Quindi bisogna cercare di non sprecare mai tempo e di riuscire ad utilizzare il maggior numero di icone ad ogni turno.
Con 1-2-3 “certificati” si possono costruire edifici di valore 1-2-3 (alla fine di ogni turno si assegnano punti Denaro o Prestigio per ogni quartiere in cui si ha la maggioranza, ma chi arriva ultimo ne perde);
con 1-2 alberi si può avanzare il proprio segnalino su una pista del "verde" pubblico (che assegna punti a chi costruisce villette), ma con 3 alberi si possono costruire le villette mentre con 4 alberi si può fare un edificio in una speciale zona di livello 4 (una per quartiere):
con 1-2-3-4 voti si possono assumere le cariche pubbliche o rubarle agli avversari (ognuna di esse regala bonus specifici);
con 1 o più cappelli si possono acquisire tessere vocation, ecc.
Ci sono poi alcune combinazioni speciali (4 alberi, 4 voti, 4 cappelli, 3 panchine) che permettono di ottenere ulteriori vantaggi.
Le tessere Legacy altro non sono che obiettivi "comuni" che verranno quindi conteggiati (a fine partita) per tutti i giocatori: conoscere uno di essi fin dall'inizio della partita permette dunque di concentrarsi un po' su quella strada per guadagnare qualche PV extra.
Infine ci sono quattro tessere "Disastro", disseminate sul tabellone, che se vengono raggiunte vengono messe in un sacchetto insieme alle tessere vocation: alla fine del suo turno il giocatore che ha raccolto qualcuna di queste tessere deve rimpiazzarle con altre prese dal sacchetto, ma se viene estratto un disastro tutti ne devono pagare le conseguenze (perdita di edifici, di punti, ecc.).
Al termine di ogni manche si fanno punti con le maggioranze di edifici nei quartieri, con un certo numero di cariche pubbliche e con gli investimenti sulle villette.
Al termine della partita si calcolano al solito i PV della manche e si modifica il punteggio raggiunto fino a quel momento dai propri marcatori "Denaro" e "Prestigio" in base alle combinazioni delle vocation accumulate (che varia da 0 a 35/36 PV in base al numero di tessere uguali ed a quello di tipi diversi raccolti), delle villette costruite (da 1 a 4 punti per villetta) e degli obiettivi "legacy".
Se per voi non è fondamentale programmare esattamente ogni vostra mossa ma volete comunque provare a gestire una cittadina americana questo è un titolo divertente e sufficientemente facile da imparare.
Questa volta ci impegniamo a esaminare Welcome to Centerville, edito da GMT Games, per 2-4 partecipanti di età da 14 anni in su e per una durata di 40-120 minuti (a seconda del numero di giocatori). Si tratta di un’altra escursione della GMT Games nel campo dei giochi da tavolo, lontano dal suo naturale “territorio di caccia”: i wargames. Il capo della spedizione è ancora una volta l’eclettico autore Chad Jensen, che dimostra di essere a suo agio sia quando mette mano a una simulazione storica (suoi sono i wargames delle serie Combat Commander e Fighting Formations) sia se ci propone un gioco “pesante” (come Dominant Species o Urban Sprawl) e ora, con Welcome to Centerville, anche se si cimenta in qualcosa di più semplice, utilizzando 6 dadi come meccanica di base.
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