Stromboli (2015)
Giudizio complessivo:
Autore: Klerner Marc
Racky Florian
Artista: Lohausen Dennis
Editore: Cranio Creations
Feuerland Spiele
Numero giocatori: 2
Durata media: 45 minuti
Tipologia giocatori: Da 12 anni
Ambientazione: Costruzione di statue su un'isola vulcanica
Categoria: Esplorazione
Riflessione
Meccanica: Controllo Aree
Maggioranze
Posare tessere-pedine-ecc.
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Carte
Logica-Ragionamento
Nomi alternativi: Haus der Sonne
Haleakala
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 2
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.61
Votanti: 748
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Un’isola vulcanica in mezzo al mare è l’ambientazione scelta per STROMBOLI (o Haleakala), un gioco dove due avversari cercano di costruire il maggior numero di statue “votive” sperando che l’imminente eruzione non le distrugga.

Il tabellone circolare ci mostra un’isoletta che ha al centro un vulcano, circondato da sei “spicchi” di territorio, ognuno dei quali è diviso a sua volta in cinque zone: mare, spiaggia, pianura, bosco e montagna. I giocatori mettono la loro pedina “Sciamano” in uno dei due villaggi dell’isola (sulla spiaggia), poi si posano 12 carte tutto intorno (due per ogni “spicchio”) ed una barca nella zona di mare che contiene un molo di legno.

Ognuno riceve 8 statue (cilindri di legno colorato) e cinque dischetti sui quali sono stati applicati degli adesivi numerati da 1 a 5. Al proprio turno è possibile eseguire una delle seguenti azioni:

  1. – posare un dischetto su una delle cinque spiagge senza barca, a scelta, e muovere lo sciamano di due spazi;
  2. – posare un dischetto sulla spiaggia in cui si trova la barca per farla muovere, in senso orario, di un numero di spazi pari al valore del dischetto;
  3. – riprendere in mano uno dei dischetti già posati, muovendo di due spazi il proprio sciamano.
  4. – muovere di uno spazio la barca, ma solo se tutti i dischetti sono già sul tabellone.

Se nella casella dove arriva la barca ci sono dei dischi il giocatore che ha il totale più alto può prendere una delle due carte, mentre l’avversario (se presente) prende la seconda. Le carte, che devono esser subito rimpiazzate da altre prese dalla riserva, sono importanti perché sono il solo modo per costruire una statua o acquistare una delle sei speciali carte “punteggio” in esposizione in un’apposita plancia. Altre carte assegnano perle o pesci che serviranno a fare punti durante i due conteggi della partita.

Ci sono in totale ci sono 42 carte, divise in tre mazzetti: il secondo ed il terzo contengono anche quattro carte “Eruzione” che, se scoperte, obbligano il giocatore a piazzare un gettone “lava” di fianco alla bocca del vulcano, in uno dei sei “spicchi”. Quando il secondo mazzetto si esaurisce si esegue un primo conteggio, preceduto però dalla colata lavica (i gettoni scendono dalla bocca del vulcano e bruciano le eventuali statue incontrate).

Quando si esaurisce il secondo mazzetto la partita finisce e si esegue il secondo conteggio (sempre preceduto dalla colata lavica) assegnando la vittoria a chi ha il totale più alto.

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La storia del cinema è piena di esempi di titoli trasposti in italiano in modo poco pertinente o addirittura fuorviante: basti pensare a “Se mi lasci ti cancello” di Gondry (in lingua originale, “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”), che evoca sentori di commediole slapstick e, invece, fa riferimento a una delle opere fantascientifiche più cerebrali e raffinate degli ultimi anni; oppure – andando indietro nel tempo – al primo episodio della fortunata serie degli 007, che nel nostro paese arrivò come “Licenza di uccidere” (in realtà, s’intitolava “Dr. No”) e qualche anno dopo obbligò i distributori a trasformare il successivo “License to kill” in “Vendetta Privata”. Anche nel mondo dei giochi da tavolo accadono episodi analoghi: un esempio su tutti è Stromboli, distribuito da poco in Italia da Cranio Creations, che nella versione originaria – curata dalla tedesca Feuerland – porta il nome di Haus Der Sonne (la casa del sole). Il gioco è pieno di statue, sciamani, perle e nautili: siamo proprio certi che, vulcano a parte, la splendida isola siciliana risponda perfettamente a questo insolito identikit?

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Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Spielbox 2015/6 2015 Dancing around the Volcano 8 Pelek Roman Recensione dettagliata
ILSA Magazine 37 2016 Prime impressioni 53 Cambiaghi Fabio Recensione breve
Plato 89 2016 Le palindrome était presque parfait (Haleakala) 22 Bord Benjamin Recensione

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