Autore: |
Phillips Shem
MacDonald Sean |
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Artista: |
Dimitrievski Mihajlo
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Editore: |
Garphill Games
Fever Games |
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Serie: | South Tigris Trilogy | ||||||
Numero giocatori: | 2 - 4 | ||||||
Durata media: | 120 minuti | ||||||
Tipologia giocatori: | Da 14 anni | ||||||
Ambientazione: | Procurarsi e far tradurre in arabo antiche pergamene | ||||||
Categoria: |
Civilizzazione
Esplorazione |
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Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
Scambio risorse |
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Motore: |
Dadi
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali |
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Nomi alternativi: |
Studiosi a Sud del Tigri
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti | ||||||
Materiale Utile |
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Grafica: | 8 |
Regolamento: | 8 |
Gradimento: | 8 |
Fortuna: | 1 |
Difficoltà: | 5 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 0 |
Votanti: | 0 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.D. |
SCHOLARS OF THE SOUTH TIGRIS (o, se preferite, STUDIOSI A SUD DEL TIGRI) è il secondo “tomo” della nuova trilogia del Tigris (dopo quelle del North Sea e del West Kingdom) creata dall’affermato duo neozelandese Phillips/Macdonald: l’ambientazione è la stessa di Wayfarers of the south Tigris, quindi ci troviamo ancora nella Mesopotamia, ma questa volta dovremo tradurre in arabo, per il nostro Califfo, delle preziose pergamene scritte in varie lingue e conservate nella Casa della Conoscenza.
Il Tabellone ci mostra un’area di “Movimento” per le nostre carovane (che possono così fermarsi accanto a siti con le pergamene da portare al Califfo) 8 spazi per i vari “Interpreti” (personaggi che possono tradurre da una lingua all’altra), 6 tracciati della Ricerca (su cui saliremo per fare Punti Vittoria (PV) e ricevere dei Bonus) e 9 caselle entro cui depositare le pergamene raccolte. In basso ci sono altre 10 caselle in cui mettere le carte “Interprete” ingaggiati per le traduzioni.
A turno i giocatori usano una delle loro carte “Azione” (mazzetti uguali per tutti) e ne determinano la “potenza” aggiungendovi 1-2 dadi (a cui può essere cambiato il colore con l’utilizzo di alcuni lavoratori) per poi eseguire l’azione relativa: viaggiare, ingaggiare interpreti, fare ricerca o tradurre una pergamena usando uno o più interpreti per passare da una lingua all’altra fino ad arrivare all’arabo.
L’alternativa alle azioni è “Riposare”: i giocatori riprendono i loro dadi in mano e ricevono il bonus indicato sotto alle carte. All’interno del mazzo delle pergamene (usato per sostituire quelle spostate nella Casa della Conoscenza) ci sono anche quattro carte “Califfo”: quando viene scoperta la quarta la partita ha termine e si passa al conteggio dei PV, assegnando la vittoria a chi ottiene il totale più alto.
SCHOLARS OF THE SOUTH TIGRIS non è un gioco semplice anche se le sue regole non sono troppo complicate, in realtà: ma il numero delle possibilità cresce con il prosieguo della partita e i giocatori sono chiamati sempre a studiare la mossa migliore in base a quello che offre il tabellone al loro turno (molte cose cambiano rapidamente dopo le mosse degli avversari) e alle carte “Azione” ancora disponibili in mano.
A fine partita si fanno PV in base al numero di dadi colorati posseduti (togliendo però dal totale quelli bianchi), al bonus degli Interpreti che abbiamo ingaggiato (e le cui carte ora si trovano sotto la nostra plancia), alle pergamene tradotte, ai segnalini influenza sui tre minareti della Casa della Conoscenza e alla posizione dei nostri marcatori sui sei tracciati “Ricerca”.
Ogni giocatore ingaggerà un certo numero di “Interpreti” (acquistando le relative carte degli otto mazzetti del tabellone) e li userà per tradure le pergamene, prendendone una dalla Casa della Conoscenza con l’apposita azione (e utilizzando i dadi di un certo colore): nella maggior parte dei casi si dovranno utilizzare più interpreti, nostri o degli avversari, per esempio per passare dal Sanscrito al Persiano, dal Persiano all’Ebreo e dall’Ebreo all’arabo. Ognuno di essi deve però essere pagato con un “Oro” e, raggiunta una certa cifra, abbandona il tabellone per mettersi al servizio del giocatore che lo controlla: la carta viene piazzata sotto al tabellone, in corrispondenza di una casella “Azione” e ogni volta che si userà in seguito si otterrà anche il bonus dell’interprete. Ottimo gioco per esperti.
Studiosi a Sud del Tigri è il secondo volume della cosiddetta “Trilogia del South Tigris” iniziato con Viandanti (ve lo abbiamo già presentato su Balena Ludens) e che si completerà nel 2024 con “Inventors of the South Tigris”. I giochi della Garphill sono distribuiti in Italia da Fever Games che provvede anche nel meritorio compito di realizzarne la traduzione nella nostra lingua.
Sono adatti ad un pubblico abbastanza esperto che non si lascia spaventare dalla durata (in quattro le partite possono durare tranquillamente due ore) né dalla necessità di imparare a riconoscere rapidamente le diverse icone.
Studiosi a Sud del Tigri è, a nostro avviso, leggermente migliore dl fratello che lo ha preceduto, non solo per la varietà delle situazioni, ma anche per la dinamicità del gioco.
Continua a leggere su balenaludens.itRivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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