Salta (2001)
Giudizio complessivo:
Autore: Buttgenbach Konrad
Artista: Non disponibile
Editore: Fabbri
Numero giocatori: 2
Durata media: 30 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Portare le proprie pedine nelle basi dell'avversario
Categoria: Astratto
Meccanica: Riflessione
Combinazioni-Allineamenti
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Questo gioco fa parte di: Il Mondo dei Giochi - Fabbri
Nomi alternativi: (Con Gala)
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 6
Regolamento: 6
Gradimento: 7
Fortuna: 0
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.68
Votanti: 40
Classifica: #18029
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

SALTA è un gioco astratto (ideato alla fine del 1800 da un musicista tedesco) che utilizza una scacchiera 10x10 e 30 pedine (15 nere e 15 bianche): per ogni colore ci sono tre serie di dischetti numerati da 1 a 5 e contraddistinti da tre diversi simboli (che nel gioco in esame sono sole, luna e stella) da piazzare sulle caselle nere delle prime tre file di ogni lato.

Scopo del gioco è essere i primi a spostare le proprie pedine nel campo avversario rimettendole nell’ordine esatto che avevano quelle originali (con “1” a sinistra e “5” a destra): si può muovere un pezzo alla volta in diagonale, sulle caselle nere, come nel gioco della “Dama”: qui però le pedine possono andare avanti e indietro.

Si può anche saltare una pedina amica o nemica se lo spazio direttamente dietro è libero (sempre analogamente alla Dama), ma i pezzi saltati non sono eliminati e non si possono eseguire salti multipli. Inoltre non si possono saltare le perdine avversarie muovendo “all’indietro”.

Quando un giocatore completa il posizionamento delle sue pedine lo dichiara ad alta voce e l’avversario deve ora contare il numero delle mosse necessarie a completare il suo schieramento: quel numero indica i “punti” vinti dal primo. Poi si invertono i colori (il nero muove sempre per primo) e si ricomincia tutto da capo: viene dichiarato vincitore chi, al termine delle due manches, ha fatto più punti.

Commento

SALTA è un gioco semplicissimo da spiegare e da capire, visto che le mosse possibili sono davvero elementari (e chi ha giocato a Dama sa già come funziona questo meccanismo) tuttavia occorre un buon impegno per cercare di vincere la partita perché in pratica si tratta di spostare 15 pedine nelle posizioni opposte a quelle che avevano in partenza, passando attraverso una zona “mediana” dove l’affollamento dei pezzi sarà sempre molto alto. Usare i salti per accelerare gli spostamenti diventa quindi molto importante per portare più pedine nella zona opposta del campo, e c’è una regola fatta apposta per “sbloccare” eventuali situazioni di stallo: se una pedina può saltare l’avversario DEVE farlo, quindi spesso una mossa apparentemente incauta serve proprio a costringere l’avversario a smantellare le sue difese: è il giocatore di turno a decidere quale pedina muovere se si presentano contemporaneamente più situazioni di salto.

Solitamente vince la partita chi è riuscito a fare saltare più spesso le sue pedine nella “giusta direzione”: ed ecco che una tattica per rallentare la marcia di un giocatore è proprio quella di costringere l’avversario a mangiare obbligatoriamente con una pedina che verrà spostata molto più lontano dalla sua zona di destinazione.

In generale conviene fare avanzare per prime le pedine che dovranno schierarsi sull’ultima fila della scacchiera, non solo per lasciare più spazio ai pezzi della prima e seconda linea, ma anche per togliere molte possibilità di “salto” all’avversario, il quale dovrà raggiungere la riga finale muovendo una casella alla volta. Vale naturalmente anche il discorso opposto: correre a bloccare le pedine dell’ultima fila avversaria per impedire loro di muovere o di costringere le nostre a saltare. Un gioco competitivo e divertente, in particolare quando il centro della scacchiera è super-affollato e ogni mossa deve essere pensata bene.

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