Rurik: Dawn of Kiev (2019)
Giudizio complessivo:
Autore: Kordonskiy Stanislav
Artista: Radeckyi Yaroslav
McAvinchey Finn
Lemmer-Danner Alayna
Yorgo Manis (Yoma)
Editore: PieceKeeper Games
Numero giocatori: 1 - 4
Durata media: 120 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: Guerre di predominio in Russia e Ucraina
Categoria: Conquista
Meccanica: Controllo Aree
Piazzamento lavoratori
Motore: Aste
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Combattimenti con lancio dado
Nomi alternativi: Rurik: L'alba di Kiev
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 9
Regolamento: 8
Gradimento: 8
Fortuna: 1
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 7.69
Votanti: 2.632
Classifica: #976
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Lo "scatolone" di RURIK: DAWN OF KIEV, non solo è pieno come un uovo, ma è anche stato concepito in maniera encomiabile per poter riporre in ordine tutti i componenti, utilizzando dei termo-formati di plastica sui quali è stato inciso anche il tipo di pezzo che dovrà ospitare: davvero un eccellente lavoro, unito al fatto che i materiali proposti sono tutti di ottima qualità, robusti e graficamente molto piacevoli. Le miniature degli otto "principi" sono molto dettagliate,ed anche quelle dei soldatini sono buone. Si comincia dunque più che bene.

I giocatori impersonano gli eredi di Vladimir il Grande e cercano di allargare la loro influenza in un territorio che oggi comprende l’Ucraina ed una parte della Russia. Il tabellone mostra quest’area divisa in 15 diverse “zone”, due delle quali (Kiev e Novgorod) sono molto importanti ai fini del punteggio finale. Ad inizio partita ognuno deve piazzare sulla mappa tre delle sue armate (soldatini di plastica colorata) ed un leader (preso a caso fra gli otto che propone il gioco, ed ognuno di essi ha potersi specifici).

La prima parte di ogni turno è la fase strategica, durante al quale i partecipanti piazzano a turno un consigliere sulla plancia delle azioni: in totale ognuno ne metterà in gioco 6 o 7 scegliendo una delle caselle sulle quali sono stampate le azioni possibili. I consiglieri hanno un valore che varia da “1” a “5” e uno più forte può scacciare da una postazione quelli più deboli, facendoli scendere verso caselle meno interessanti.

Quando tutti i consiglieri sono stati piazzati il primo giocatore inizia riprendendo in mano il suo consigliere con il numero “1” ed eseguendo l’azione relativa a quella casella: mettere nuove unità in campo, muovere, attaccare, costruire edifici, raccogliere tasse o prendere carte “complotto”. In questo modo tutti i “principi” formeranno degli eserciti, raccoglieranno le risorse nei terreni da loro controllati, si muoveranno per attaccarne altri vicini, ecc.

Durante il suo turno un giocatore può anche eseguire delle azioni “complementari” gratuite, sia sfruttando le carte che ha raccolto, sia convertendo alcune merci della sua riserva in cambio di azioni supplementari (arruolamento o costruzione). Eventuali battaglie si risolvono molto semplicemente: per ogni azione “attacco” usata il giocatore elimina un’unità nemica (o un nativo) ma rischia di perdere qualche pezzo a sua volta se il difensore controlla il territorio attaccato oppure ha delle fortezze in quell’area.   

Alla fine di ogni round si esamina la situazione di ogni fazione e si muovono i rispettivi segnalini sulle quattro colonne della plancia “Rivendicazione”: la prima tiene conto delle regioni controllate (da 2 a 5), la seconda del numero di regioni adiacenti che contengono i propri edifici (da 2 a 7), la terza del numero di merci contenute nella riserva personale (da 3 a 11). La quarta colonna è quella “militare” e qui si avanza di una casella per ogni battaglia combattuta con un avversario (non contro i nativi).

Alla fine del quarto turno si fa la somma dei Punti Vittoria (PV) guadagnati in queste quattro colonne (ad ogni riga corrisponde un valore da 1 a 8 PV) e si aggiungono eventuali PV guadagnati raggiungendo certi obiettivi o avendo utilizzato certe carte. Chi ottiene il totale più alto prende l’ambito posto di Vladimir il Grande e diventa il sovrano dei Rus.

Commento

All’inizio di ogni partita a RURIK: DAWN OF KIEV vengono assegnati i leaders prendendo a caso una carta per giocatore dal relativo mazzetto: ogni carta spiega dettagliatamente quali sono i vantaggi di quel leader e… bisognerebbe ricordarsi di usarli, cosa che ogni tanto viene dimenticata perché si è sempre molto concentrati sul gioco.

La posa dei consiglieri sulla plancia “Strategica” è il vero cuore del gioco, sapendo che più il consigliere ha un numero alto e più facilmente otterrà un’azione di gran valore, però sarà fra gli ultimi a muovere: spesso quindi bisogna accontentarsi di mosse più “deboli” ma fattibili in sequenza piuttosto che ritrovarsi senza la possibilità di agire al meglio per mancanza di unità o per aver perso le risorse in un’area dove è arrivato prima un avversario. In altre parole se in un turno, per esempio, vogliamo arruolare, muovere e combattere dobbiamo mettere i nostri consiglieri in quell’ordine: prima il più basso, poi uno intermedio e poi uno di alto valore.  

Ecco cosa offrono le colonne della plancia, ognuna delle quali ha quattro caselle: la prima colonna (arruolamento) permette di prendere 3-2-1-1 soldati dalla riserva; la seconda concede 4-3-2-1 movimenti; la terza 2-1-1-1 attacchi; la quarta 3-2-1-1 risorse; la quinta 2-1-1-1 costruzioni e la sesta una carta “complotto” a tutti, ma con la differenza che chi è nella casella più in alto ne pesca tre da cui scegliere (e diventa il primo giocatore del turno successivo), la seconda fa scegliere fra due e le altre una sola. Da notare anche che le caselle più base obbligano il giocatore a pagare 1-2 monete per avere il diritto di eseguirle.

Ci sono tre tipi di carte in gioco:

  • Le carte “Agenda” vengono assegnate ad inizio partita (dandone due a ciascuno, ma scegliendone una sola) e sono dei veri e propri “obiettivi” che assegnano 2 PV a chi li onora;
  • Le carte “Complotto” invece sono quasi tutte “positive” e servono a dare risorse, monete o bonus vari a chi le prende (plancia strategia) e le gioca;
  • Le carte “Atto” invece vengono scelte (in ordine di turno) alla fine di un round e per essere giocate occorre sacrificare qualcosa (risorse, soldati, edifici, ecc.): in cambio offrono azioni extra ed altre facilitazioni ed a fine partita valgono 1 PV ciascuna.

Infine due parole sui “nativi”: all’inizio si deve piazzare una miniatura su ogni area del tabellone: se vengono attaccati si tolgono definitivamente dal gioco ma regalano qualcosa (risorsa o denaro) a chi li sconfigge (il bonus è indicato da un auto-collante applicato sotto la basetta della miniatura). In conclusione questo è davvero un ottimo gioco per esperti che si presenta bene, necessita di un certo impegno ed è molto interattivo.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Rurik: L’alba di Kiev, per 1-4 giocatori di età superiore o uguale a 14 anni, è distribuito in Italia da Giochix e ci fa tornare indietro nel tempo di circa 1000 anni per trasportaci nelle terre dei Rus all’epoca del Principe ucraino Vladimir I di Kiev, detto “il Grande” o anche “Il Santo” (perché si convertì al Cristianesimo). Vladimir riuscì a riunire tutte le terre dei Rus’ di Kiev e combatté con successo i tentativi di infiltrazione dei regni confinanti (Bulgari, Bizantini, ecc.) ma alla sua morte scoppiarono contrasti e guerre fra i figli, visto che tutti pretendevano di avere le corona del padre: ed è proprio a questo punto che inizia il nostro “gioco”. È l’anno di grazia 1015 e la situazione sul territorio dei Rus’ di Kiev è piuttosto agitata.

Dopo questa premessa qualcuno forse comincerà a chiedersi chi è e cosa c’entra questo “Rurik” ricordato dal titolo. In realtà sono poche le certezze legate a quel nome (che bisognerebbe scrivere più esattamente Rjurik), tanto che alcuni storici addirittura pensano sia stato solo un piccolo “nobilotto” vichingo senza grande importanza, chiamato dalle popolazioni slave dell’area di Kiev a loro protezione e che prese l’incarico così seriamente da diventare il Signore dei Rus’ di Kiev fin dal 850 dando poi origine ad una dinastia (Rjurikidi) che regnò su quei luoghi fino al 1240.

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