Autore: |
Vogel Eric
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Artista: |
Bruel François
Vogel Eric |
Editore: |
Lui Meme
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Numero giocatori: | 1 - 4 |
Durata media: | 20 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | I Pitti distruggono il Vallo di Adriano in Caledonia |
Categoria: |
Carte Speciali
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Meccanica: |
Maggioranze
Combinazioni-Allineamenti |
Motore: |
Carte
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 4 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 5.95 |
Votanti: | 652 |
Classifica: | #8525 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Se cercate un gioco di carte semplice ma competitivo, che richiede davvero un minimo di concentrazione ed un po’ di fortuna, beh allora potreste provare ROMANS GO HOME, venduto in una piccola scatolina e composto esclusivamente da carte: 18 mostrano un tratto di “Muro Romano” (con un valore che fa da -3 a +8) e 36 sono invece per i “Guerrieri Caledoni” (in 4 mazzi di 9 carte, uno per giocatore).
All’inizio della partita (che dura in totale tre turni) vengono messe in tavola 6 carte “Muro”, una a fianco dell’altra: esse rappresentano una porzione del “Vallo di Adriano” (costruito dai Romani nel secondo secolo dopo Cristo per separare la Provincia della Britannia dal territorio dei Pitti, cioè proprio la Caledonia) ed i giocatori, ad ognuno dei quali è stato dato un pacchetto di carte di colore diverso, dovranno cercare di abbatterlo.
Tutti mescolano accuratamente ed a faccia coperta le loro 9 carte, poi ne prendono in mano sette e, dopo averle esaminate, ne mettono 6 in fila sotto a quella del muro: avremo dunque un numero di file di carte coperte pari a quello dei giocatori. Da notare che alcune carte del muro e tutte quelle “colorate” permettono di eseguire un’azione speciale, in certe circostanze, che può aiutare a vincere una mano.
Terminata la posa delle carte si scoprono tutte quelle della prima colonna e, dopo aver verificato eventuali effetti speciali, il giocatore che ha il punteggio più alto si aggiudica la carta “muro” sopra alla colonna e la sposta fra le sue vincite, eliminando però la carta vincente; si passa poi alla seconda colonna e si ripete il procedimento, con i giocatori che sommano la carta della colonna in esame con tutte quelle dello stesso colore che si trovano alla sua sinistra e che erano rimaste in tavola dopo le precedenti assegnazioni.
Terminato il primo turno tutti riprendono in mano le loro nove carte, si piazzano altre 6 carte “muro” e si ripete l’intera sequenza per la seconda e, subito dopo, per la terza volta: vince la partita chi accumulato ha più punti al termine del terzo turno.
La fortuna gioca un ruolo abbastanza importante (ma non decisivo) nelle partite a ROMANS GO HOME, non soltanto nella “pesca iniziale” (sette carte su nove) che potrebbe escludere quelle più forti, ma anche e soprattutto nella risoluzione dei “combattimenti” per l’assegnazione delle carte “Muro”.
Infatti i giocatori possono cercare di programmare al meglio la “posa” delle loro carte sotto ai diversi tratti del Vallo Adriano, ma non sono in grado di prevedere cosa stanno pensando di fare i loro avversari quindi, quando si scoprono le colonne, spesso si hanno delle sorprese inaspettate ed imprevedibili.
Non basta dunque posare la carta più “forte” per vincere perché gli avversari potrebbero utilizzare l’azione speciale di una delle loro per ribaltare la situazione oppure la propria carta può essere annullata dalla imprevista presenza di una carta uguale giocata da un altro. Inoltre i “pareggi” si annullano e la carta “muro” per la quale si combatteva viene tolta dal tavolo.
Ma la cosa più importante del gioco sono le carte rimaste in tavola dopo l’assegnazione di un muro: come abbiamo premesso solo il giocatore vincitore deve togliere dal campo la carta (o le carte) con le quali ha vinto la colonna, mentre i suoi avversari conservano per i turni successivi quelle giocate precedentemente (e non “premiate” dalla vittoria) aggiungendo il loro valore a quello della nuova carta scoperta.
Quindi chi vince accumula PV ma indebolisce il suo schieramento (dovendo eliminare la carta vincitrice e tutte quelle alla sua sinistra) mentre chi perde mantiene in campo i suoi Guerrieri e sarà più forte nella successiva assegnazione: questo sottintende che nella fase di posa i giocatori possono provare a programmare le carte in modo da perdere le prime sfide (per muri di basso valore) ed avere poi abbastanza punti in tavola per vincere quelle di “prede” più importanti.
Niente di eclatante o particolarmente originale, come si vede, ma serve a far comunque passare 15-20 minuti in allegria, sottolineando con sberleffi vari le sconfitte altri e mugugnando per le proprie.
Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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Plato | 71 | 2014 | Un petit jeu qui resiste encore et toujours ? | 43 | Bord Benjamin | Recensione breve |
WIN The Game Journal | 482 | 2015 | Played for you | 31 | Recensione breve |