Princes of Florence (2000)
Giudizio complessivo:
Autore: Kramer Wolfgang
Ulrich Richard
Artista: Vohwinkel Franz
Editore: Rio Grande Games (RGG)
Numero giocatori: 3 - 5
Durata media: 120 minuti
Tipologia giocatori: Da 12 anni
Ambientazione: Le grandi famiglie fiorentine cercano di sviluppare ed abbellire il loro "principato".
Categoria: Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Asta
Posare tessere-pedine-ecc.
Motore: Monete-Banconote
Tessere
Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 8
Fortuna: 0
Difficoltà: 5
Valutazione BGG
Voto: 7.5
Votanti: 15.641
Classifica: #270
Valutazione riviste
Ilsa: A
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

PRINCES OF FLORENCE è ormai un grande “classico” della storia del gioco da tavolo moderno ed occupa stabilmente le prime posizioni di tutte le classifiche. I partecipanti rappresentando le grandi Famiglie della Firenze rinascimentale e devono ampliare e abbellire la loro “tenuta” con nuovi edifici, parchi e opere degli artisti più famosi.

La prima fase di ognuno dei 7 turni del gioco è un’asta: ogni giocatore parte con tre carte “Mestiere” (che mostrano gli artigiani che lavoreranno per loro) e 3.500 fiorini, quindi ha la possibilità di acquistare uno dei seguenti articoli: un “Paesaggio” (parco, foresta o laghetto), un “Costruttore” (per spendere meno nelle successive costruzioni), un “Giullare” (per avere più Punti Prestigio (PP) quando creerà le sue opere), una carta “Prestigio” (cioè un obiettivo da raggiungere a fine partita) o una carta “Attrazione” (con cui rifare un’opera già costruita da un avversario).

La seconda fase permette ai giocatori di eseguire due “Azioni” a scelta fra le seguenti:

  • realizzare un’Opera (giocando una carta Mestiere e aggiungendo vari bonus in base a quanto acquistato precedentemente);
  • costruire un edificio (al costo di 700 fiorini, che si riduce a 300 se si possiede un Costruttore e scende a zero quando se ne hanno tre);
  • acquistare una tessera “Libertà”;
  • acquistare una carta “Bonus”;
  • acquistare una carta “Mestiere”.

Ogni Opera realizzata permette aggiungere Punti Prestigio e/o Fiorini alla riserva del giocatore. Al termine del settimo turno si verifica se qualcuno deve aggiungere dei PP per le carte “Prestigio” realizzate e si dichiara vincitore il giocatore con il totale più alto.

Commento

L’azione più importante di PRINCES OF FLORENCE è ovviamente la realizzazione di un’Opera: per farlo i giocatori devono rivelare una delle loro carte “Mestiere” e calcolare i punti “Fama” (PF) che può utilizzare, in base a quanto ha raccolto e posizionato sulla sua plancia, sapendo che ogni turno è necessario rispettare un valore totale “minimo” di PF che varia da 7 (primo turno) a 17 (settimo turno):

  • ogni “Paesaggio” vale 3 PF;
  • ogni “Edificio” vale 4 PF
  • ogni “Libertà” vale 3 PF
  • ogni “Giullare” aggiunge 2 PF;
  • ogni carta “Mestiere, Bonus e Attrazione” aggiunge 1 PF

Quando si realizza un’Opera i PF possono essere trasformati e chi ha ottenuto il totale più alto si aggiudica anche 3 PP definitivi: infatti al termine del turno i giocatori devono decidere come utilizzare i PF realizzati e possono farlo in due modi:

  1. – possono trasformarli in denaro in ragione di 100 Fiorini per PF;
  2. – oppure possono trasformarli in PP, in ragione di 1 PF ogni 200 Fiorini;
  3. – oppure possono fare un “misto” dei due precedenti

Tutti iniziano la partita acquistando quello che serve a soddisfare i loro “artigiani” (ogni carta riporta 1 Paesaggio, 1 Libertà e 1 Edificio specifico) in modo da eseguire un’Opera al più presto e guadagnare un po’ di soldi (per le successive aste) e qualche PP. In seguito ci si concentra su Giullari e carte che possono aumentare il totale dei PF alla realizzazione di ogni nuova Opera. Verso la fine tutti i PF verranno naturalmente trasformati in PP per cercare di raggiungere… la vetta della classifica.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Il gioco di cui parleremo oggi è Principi di Firenze (2-5 giocatori, 12+), un “classico” dei giochi d’aste che rientra a buon diritto nella nostra rubrica “Sempreverdi“. Edito nel 2000, è stato ripubblicato in versione deluxe da uplay.it Edizioni nel 2017. Nel Rinascimento le famiglie nobili fiorentine furono particolarmente attive nel ruolo di mecenati di artisti di ogni genere, che lasciarono in eredità al nostro patrimonio culturale alcune delle più belle e famose opere d’arte di quel periodo storico. Ovviamente non fu pura e semplice filantropia: si trattò di una vera e propria sfida politica, senza esclusione di colpi… di pennello! La notorietà derivante da tali opere d’arte e dalla presenza degli artisti più in voga presso le loro corti avrebbe permesso ad alcune di queste famiglie di emergere sulle altre e di detenere il potere. Riuscirà la vostra famiglia a fare altrettanto?

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Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Plato 16 2007 Bien débuter 39 Gallais Guillaume Consigli di Gioco
ILSA Magazine 46 2017 Sotto la lente 38 Di Marco Mauro Recensione dettagliata
Io Gioco 16 2020 Classici Moderni 44 Fregoso Marco Recensione

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