Autore: |
Branciari Alberto
Mainini Andrea |
Artista: |
Erceau Maxime
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Editore: |
Matagot
Oliphante |
Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Raggiungere le Costellazioni attraverso Galassie ed evitando i Buchi Neri |
Categoria: |
Astratto
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Meccanica: |
Posare tessere-pedine-ecc.
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Motore: |
Tessere
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 0 |
Votanti: | 0 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Nella scatola di ORION DUEL troviamo un tabellone rotondo e tre fustelle con tutte le tessere e i gettoni necessari: sul tabellone è riprodotta una “porzione di cielo stellato” (colore blu notte) su cui è stata sovrapposta una griglia di esagoni che verrà utilizzata per il posizionamento delle tessere. Queste ultime hanno dimensioni variabili da 1 a 3 esagoni in varie forme mentre 15 gettoni raffigurano una Galassia e 7 rappresentano dei Buchi Neri.
Dopo aver aperto il tabellone si dividono equamente le tessere (Blu e Gialle), poi si devono posizionare i gettoni Galassia e Buco Nero secondo uno degli schemi proposti dalle regole o, più liberamente, rispettando certe limitazioni. Il gioco ha solo due regole:
Ci sono tre modi per vincere una partita, ed è bene conoscerli subito, persino prima di studiare le altre regole:
Diciamo subito che cercare di vincere a ORION DUEL con l’opzione (1) è piuttosto difficile perché gli avversari si prodigheranno per tagliarsi a vicenda la strada, ma sta proprio qui il punto di maggior forza del gioco. Quindi mentre stiamo pensando come bloccare l’avversario non dimentichiamo mai di vista le altre opzioni per non perdere improvvisamente quando l’avversario ci rifila il terzo Buco Nero o raggiunge lui stesso la quarta galassia sui suoi tracciati. Naturalmente i gettono “coperti” dalle tessere vengono posati SOPRA di esse in modo che siano chiaramente visibili.
Inizialmente le cose sembrano piuttosto facili: basta giocare una tessera con almeno un esagono del proprio colore adiacente ad una Galassia e quello dell’avversario vicino a un Buco Nero e poi cercare di coprire quei gettoni nei turni successivi. Però non è qu3sto il modo giusto di agire.
Il fatto che le regole siano così brevi e semplici non significa che il gioco sia altrettanto facile, quindi affrontate ogni mossa con grande attenzione, cercando per prima cosa quale tessera potrebbe avvicinarci alla vittoria, salvo poi verificare che quella mossa non dia un reale vantaggio anche all’avversario.
Non abbiate paura a posare un esagono del vostro colore su un Buco Nero se questa azione vi da una valida posizione vincente, ma naturalmente prima verificate che quella sezione non abbia già Buchi Neri o che l’avversario, nel turno successivo, non possa costringervi a prenderne uno.
Alla ristretta schiera di giochi “PER DUE” se ne aggiunge dunque uno nuovo che si ha piacere di tirar fuori ogni tanto per sfidare un amico, un figlio o un partner. Le sue regole semplicissime e la ridotta durata di giochi mi hanno subito colpito favorevolmente e le partite si sono susseguite ad un ritmo che non tenevo più da tempo.
Quando abbiamo aperto la scatola e dato un’occhiata alle fustelle, con tutti quei “polimini” a base esagonale, abbiamo pensato all’ennesima variazione del classico “Tetris” (così in voga negli ultimi anni dopo il clamoroso successo avuto da Patchwork di Uwe Rosenberg).
Fortunatamente dopo un prima veloce lettura delle regole ci siamo subito dovuti ricredere, e dopo neppure 5 minuti eravamo già seduti al tavolo (mio figlio ed io) per iniziare il primo test, seguito dal secondo, dal terzo e così di seguito finché la fame non ci ha fatto realizzare che l’ora della cena era passata da un pezzo.
Orion Duel, distribuito in Italia da Oliphante e dedicato a DUE giocatori (di 12 anni o più) è un gioco che “prende” subito e si fatica ad abbandonarlo, complice anche la breve durata di ogni partita (mediamente una ventina di minuti).
Continua a leggere su balenaludens.itRivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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