Autore: |
Luciani Simone
Brasini Flaminia Gigli Virginio |
Artista: |
Klemens Franz
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Editore: |
Cranio Creations
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Numero giocatori: | 2 - 4 |
Durata media: | 90 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Famiglie nobili della Firenze Rinascimentale in competizione per fama e prestigio |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
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Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
Scambio risorse |
Motore: |
Carte
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali Monete-Banconote |
Espansioni: |
Lorenzo il Magnifico: New Leaders
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 8 |
Gradimento: | 8 |
Fortuna: | 1 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.85 |
Votanti: | 13.915 |
Classifica: | #112 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | B |
LORENZO IL MAGNIFICO è un buon mix di Piazzamento Lavoratori, utilizzo di carte e scambio risorse che ha prodotto un gioco piacevole e di durata più che accettabile.
Il tabellone, forse la parte meno "ispirata", è suddiviso in zone:
Ogni giocatore ha a disposizione 4 "Familiari" (tre del suo colore ed uno neutro), un po' di soldi, qualche "servo" ed un pugno di risorse (legno e pietra). Mandando i familiari nelle varie zone si ricevono carte, risorse, denaro, ecc. ma il loro impiego è subordinato al valore della casella ed al valore di tre dadi D6 (bianco, nero ed arancione) che vengono lanciati all'inizio di ognuno dei sei turni.
In altre parole per andare a prendere una carta nella stanza più bassa delle torri basta usare un familiare abbinato ad un dado da "1 punto"; per il secondo piano serve un dado da "3 punti"; per il terzo da "5" punti e per il quarto ed ultimo da "7" punti. È sempre possibile aggiungere uno o più servi al punteggio del dado per raggiungere un valore più alto (altrimenti sarebbe impossibile, per esempio, arrivare al quarto piano delle torri).
A complicare un po' le cose ci pensa la Chiesa: se non si pagano le "decime" giuste (cioè i punti fede) al termine del 2°, 4° e 6° turno il Papa lancerà una scomunica (malus permanenti indicati da tre tessere pescate casualmente a inizio partita) mettendo in difficoltà i reprobi.
Ognuna delle quattro torri ha la sua "specializzazione":
Al termine del sesto turno si effettua un conteggio dei Punti Vittoria (PV) acquisiti e si dichiara vincitore chi ha il totale più alto.
LORENZO IL MAGNIFICO è un altro di quei giochi in si ricava una grande soddisfazione solo partecipando, anche se poi non si riesce a vincere: questo perché non solo perché le meccaniche sono ben oliate e tutto funziona perfettamente, ma anche perché tutti hanno sempre la possibilità di crescere, potenziarsi, ecc. utilizzando scelte alternative.
Chi desidera invece puntare alla vittoria deve cercare di darsi una strategia di base perché se è vero che è possibile fare punti in tanti modi, tuttavia disperdere le proprie "energie" seguendo strade diverse ad ogni turno non porta al successo.
Le principali condizioni di vittoria sono stampate sulla plancia: avere acquisito 6 carte "blu", per esempio, permette di incassare a fine partita ben 21 PV; avere 6 carte verdi (per le quali occorrerà però aver raggiunto una forza militare di 18 punti) ne assegna altri 20; ogni carta "viola" assegna da 1 a 10 PV; ecc.
Quando si cerca di accumulare queste carte però non si ha molto tempo per altre azioni e comunque si devono spendere risorse, quindi è necessario tenere sempre un occhio ben aperto su quanto offrono le torri in quel turno e senza disdegnare una visitina la mercato, ogni tanto, per rimpinguare le scorte.
Posare un dado per primi su una torre permette di acquisire la carta scelta col solo pagamento delle risorse indicate (carte verdi escluse): andare in seguito in una torre già occupata costringe invece i giocatori a pagare una ... tassa di 3 monete, e quindi è bene avere sempre una scorta adeguata di soldi e risorse perché per seguire la strategia decisa a volte sarà davvero necessario spendere un po' di denaro extra.
Raggiungere un adeguato valore in punti "dado" quando i risultati sono bassi significa impiegare molti servi, ecc. ormai avete senz'altro capito che non si deve mai agire a caso: se una carta vi interessa davvero considerate tutte le alternative prima di "svenarvi".
In più la Chiesa non risparmia certo la sua ingerenza nella vita di Firenze: chi, alla fine del 2°, 4° o 6° turno non raggiunge un certo numero di punti Fede (3-4-5 rispettivamente) è costretto a beccarsi una scomunica ed avere quindi un malus (per ogni scomunica) per il resto della partita (usare due servi invece di uno per aumentare di 1 punto il dado, ridurre il valore dei propri dadi in certe operazioni, ecc.).
D'altra parte avanzare sulla scala della Chiesa permette di fare PV al termine di ogni turno pari, quindi meglio non sottovalutare questa tabella, almeno fino al quarto turno.
A volte sarà bene considerare di essere primo di turno e mandare quindi un familiare al Palazzo del Consiglio: non si tratta di una mossa "sprecata" perché il giocatore riceve comunque 1 moneta ed un bonus extra (2 servi, 1 legno ed 1 pietra, 1 punto Fede, ecc.): poi, nel turno successivo, si può agire per primi ed assicurarsi la carta necessaria per fare una interessante "combo" durante le fasi di "produzione" o "raccolta".
È possibile anche aggiungere delle regole "avanzate" che introducono il ruolo dei "Personaggi" (ognuno con suoi poteri specifici) e cambiano le quantità ed il tipo di risorse che ogni giocatore può incassare con l Produzione o il Raccolto. Un gioco assolutamente da non perdere.
Lorenzo , detto “il Magnifico”, era figlio di Piero e nipote di Cosimo e quindi terzo della dinastia dei Medici, dal 1434 Signori di Firenze. La città sull’Arno fu la più importante espressione del Rinascimento Italiano e Lorenzo fu quello che più di tutti lasciò la sua impronta sul periodo, divenendo di fatto l’ago della bilancia della politica italiana. Su questo tema avevamo già recensito un al altro ottimo Eurogame tutto italiano: Florenza. Oltre al tema e al “made in Italy”, i due giochi condividono anche l’approccio: entrambi si basano infatti sull’operato delle potenti “famiglie” fiorentine alla ricerca di prestigio e ricchezza. Poca attenzione viene riservata agli intrighi politici e militari del periodo, fatta la sola eccezione dell’ingerenza papale che in Lorenzo il magnifico fa sentire tutto il suo peso.
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