In FEDERATION i giocatori diventano ambasciatori di alcuni Pianeti e si recano presso il Senato Spaziale per chiedere l’annessione alla Federazione: per ottenerla devono però dimostrare di esserne all’altezza e di sapere agire in vari campi. Il tabellone mostra il Senato (con 18 caselle “Azione” divise in due ali) e 5 pianeti della Federazione sui quali i giocatori competeranno per ottenere risorse e medaglie d’Onore.

Ognuno riceve anche una plancia personale (in cartone multistrato) sul quale sono stampate 9 caselle con le stesse azioni del Senato, un tracciato a 5 livelli per seguire i punti “Accreditamento” (con i quali si sbloccano le azioni), uno per la raccolta delle Medaglie e, sulla destra, 4 gettoni “Ambasciatore”.

Al loro turno i giocatori scelgono un “Ambasciatore” e lo posano su una casella libera del Senato per eseguire la corrispondente azione: se viene scelto uno dei 5 pianeti si sposterà un segnalino su di essi recuperando risorse, tessere “Erudito” (con azioni bonus) o gettoni “Alterazione” da utilizzare per sostituire gli Ambasciatori (con un effetto più potente).  Se invece sono state selezionate le altre caselle si eseguono azioni diverse (costruzione astronavi, aumento del livello di Accreditamento, copia di azioni già fatte, ecc.)

La partita dura 5 round ed ognuno di essi è composto da 4 turni (uno per Ambasciatore) da eseguire “a giro”. Alla fine del round tutti incassano le risorse garantite dai macchinari di Produzione attivati sul pianeta “E81216” (verde) poi si aggiornano i “Grandi Progetti” (grazie agli investimenti fatti al Senato) e si verificano i “voti”, assegnando dei Punti Vittoria (PV) parziali ai giocatori e dando corso a quella delle due leggi proposte ad ogni turno che ha ottenuto più consensi e che garantisce ulteriori punti a chi a meglio investito nel pianeta interessato.

Il tutto è abbastanza complesso, e infatti questo è un titolo pensato per giocatori esperti, ma piuttosto intrigante: finisce dopo il quinto round, quando, per determinare il vincitore, si aggiungono ai PV accumulati quelli dei Grandi Progetti realizzati.

Per vincere una partita di FEDERATION bisogna iniziare fin da subito con un programma di massima e approfittare poi di tutte le opportunità che si presenteranno: in generale si tratterà di visitare più volte qualcuno dei 5 pianeti per incassare risorse o tessere utili alla propria strategia, sfruttandole poi con le azioni complementari del Senato o della propria plancia.

Ogni pianeta è… specializzato: su quello arancione si cercano i “cristalli” e l’oro da utilizzare poi come merce di scambio; su quello giallo si commerciano le proprie risorse per ottenerne di migliori o per salire su vari tracciati; su quello rosa si possono ingaggiare degli scienziati (gli “Eruditi”) per eseguire azioni speciali (spesso molto forti); sul blu si ottengono gettoni “Alterazione” che migliorano le prestazioni dei nostri Ambasciatori (ed aggiungono spesso risorse e bonus vari); su quello verde si costruiscono Strutture di Produzione e si utilizzano dei robot per costruire astronavi, ottenere risorse, ecc. Qui ci sono anche delle “Megastrutture” che possono assegnare parecchi punti extra negli ultimi turni.

I giocatori cercano di accaparrarsi le azioni migliori del Senato nei primi turni di ogni round, accontentandosi poi di quel,,, che resta negli ultimi: in realtà tutte le azioni sono utili, ma se abbiamo bisogno di risorse “specifiche” e le caselle relative sono già occupate bisogna fare di necessità virtù, cercando magari di diventare il Primo Giocatore nel turno successivo, in modo da scegliere le mosse più importanti.

Sulla plancia personale sono stampate 9 azioni (con gli stessi simboli di quelle del Senato): per poterle sfruttare bisogna prima attivarle (con appositi “ricognitori” ed utilizzando i gettoni “Ambasciatore” sul lato “Finanziamento”), poi si deve raggiungere il giusto livello di Accreditamento e infine bisogna avere nel proprio hangar una o più astronavi da spedire in quella casella. Un gioco abbastanza complesso, come si capisce dalle brevi note esposte, ma davvero interessante.