Autore: |
Ferrini Luigi
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Artista: |
Giubellini Daniela
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Editore: |
Ergo Ludo
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Numero giocatori: | 2 - 10 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Tutti cercano di in dovinare quale carta corrisponda ad una chiamata "Sfida" |
Categoria: |
Party Games
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
Riflessione |
Motore: |
Carte
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.85 |
Votanti: | 528 |
Classifica: | #5035 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.D. |
ENSEMBLE è un divertente Party Game per 2-10 partecipanti che abbiano voglia di collaborare “mentalmente” fra loro (quindi senza alcun tipo di discussione) per vincere una serie di “sfide” contro il gioco: volendo fare un paragone direi che si tratta di una sorta di mix fra DIXIT e THE MIND, titoli che hanno avuto davvero un grande successo. Ma mentre in The Mind si tratta di valutare le “esitazioni” degli altri giocatori per cercare di capire se è arrivato il momento di mettere in tavola una carta numerata, nel nostro caso dobbiamo mettere in relazione delle carte e scegliere tutti quella giusta senza sapere quali avranno “votato” i compagni.
Il tavolo viene rapidamente preparato incastrando alcune plancette rettangolari in modo da formare una lunga fila numerata da 1 a 9: poi si estraggono due carte “ricordo” dal mazzo (per occupare le postazioni 1 e 2), mentre una terza rappresenta la nostra “sfida”: i giocatori, senza parlare né consultarsi, devono decidere quale sia la carta “ricordo” che ha più affinità con quella da sfidare, basandosi esclusivamente sui disegni, i colori, le sensazioni, ecc.
Ognuno gioca una carta “Voto” coperta (sono numerate da 1 a 9 e servono a indicare la “posizione” della carta “Ricordo” scelta), poi vengono tutte girate (in contemporanea) e se mostrano lo stesso numero allora la “Sfida” è vinta e si sposta un apposito gettone in avanti di una postazione sul tabellone, recuperando eventualmente uno dei gettoni “vita” perso in un round precedente. Poi si scarta la carta sfida sostituendola con quella appena votata e si aggiungono nuove carte fino ad arrivare la livello indicato dal gettone.
Se invece ci sono voti diversi la sfida è persa ed i giocatori perdono una “Vita” ed al posto della carta sfida viene messa quella più votata, oppure “quelle” più votate in caso di parità, rendendo tutto più difficile. Si continua così finché non si vince una sfida quando il gettone si trova sulla casella “9” (ed allora i giocatori hanno vinto la partita) oppure quando tutte le vite a disposizione sono state sprecate, facendo perdere tutto il gruppo.
Giocando ad ENSEMBLE la cosa più importante non è il fatto che si riesca ad arrivare alla fine della partita vincendo la sfida finale, ma il “come” viene giocata l’intera partita, soprattutto ascoltando le giustificazioni di chi ha votato diversamente dal resto del gruppo e tenta di… discolparsi, magari “arrampicandosi sugli specchi”, per fornire agli altri un motivo “plausibile” della sua scelta. E qui le risate ed i cori di scherno si sprecano!
Ma come fare a rispondere in sintonia con tutti gli altri? Beh, a volte è molto difficile, soprattutto quando sembra proprio che la carta “sfida” non abbia alcuna attinenza con quelle “Ricordo” piazzate sopra al tabellone: colori diversi, soggetto che non ha nulla a che fare con gli altri, nessun “appiglio” per poter fare riferimento ad un film, un quadro, una serie televisiva, ecc. In questi casi … si va a “pelle” scegliendo la carta che ci ispira di più.
Ma nella maggior parte dei casi il “riferimento” esiste: qualche volta è molto evidente (per esempio un quadro dove predomina il rosso e sulla carta “ricordo” ci sono delle ciliegie mature) ed i giocatori fanno presto a decidere: altre volte non è così semplice ed allora bisognerebbe fare ricorso a dei “criteri” che il gruppo potrebbe avere deciso prima di iniziare la partita: per esempio l’atteggiamento dei personaggi (triste, allegro, pauroso?) oppure una serie di colori simili (palloncini gonfiati e matite colorate, ecc.), o anche la presenza di specifici paesaggi (mare in tempesta, lago, ecc.).
È chiaro che più la compagnia è affiatata e maggiori sono le possibilità di avanzare rapidamente sulla plancia delle sfide: tuttavia preparatevi a parecchie “sconfitte” specialmente quando il gruppo è numeroso (5-10 persone) e siete arrivati ad un buon livello (6-7-8), avendo così una grossa difficoltà oggettiva a scegliere un’unica carta con tanti “cervelli” al lavoro. Per fortuna quando ci sono parecchi partecipanti il gioco perdona una carta sbagliata, ma ricordate sempre che lo scopo è divertirsi tutti insieme (e prendere in giro chi non si uniforma).
Tendenzialmente chi scrive non ama troppo i giochi “cooperativi” per cui quando abbiamo letto in testa alle regole che “Ensemble è un gioco cooperativo …” abbiamo un po’ storto il naso, ma proseguendo la lettura “… in cui dovrete sincronizzare le vostre scelte senza poter comunicare…” ci è venuto subito in mente “The Mind” (che invece ci era piaciuto molto), quindi la “speranza” è rinata prepotentemente.
Il gioco è edito da Ergo Ludo che ci ha abituati a distribuire in Italia giochi e/o wargames abbastanza complessi, ma anche party games come “Arturo” che abbiamo già recensito nel mese di Aprile 2022. Abbiamo quindi completato la lettura delle regole (che ci hanno riportato alla mente anche le nostre partite a Dixit) e, nel pomeriggio, abbiamo iniziato a provarlo in famiglia, prima di estendere i test ai tavoli con gli amici. Il risultato è stata una lunga serie di “bis” che ci ha fatto superare le 20 partite giocate in poco più di una settimana: un vero record, nonostante la sua durata limitata. Vediamo allora perché il gioco, inquadrato nella sua categoria, è piaciuto così tanto.
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Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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