Autore: |
Brasini Flaminia
Luperto Stefano Tinto Antonio Gigli Virginio |
Artista: |
Vohwinkel Franz
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Editore: |
Hans im Gluck
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Numero giocatori: | 2 - 4 |
Durata media: | 90 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Costruzioni di monumenti lungo il Nilo nell'antico Egitto |
Categoria: |
Esplorazione
Percorso |
Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
Scambio risorse |
Motore: |
Carte
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 5 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.39 |
Votanti: | 5.462 |
Classifica: | #631 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | A |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.D. |
Il tabellone di EGIZIA mostra un improbabile percorso serpeggiante del Nilo fino alla sua foce (Delta). Questa raffigurazione grafica permette però di dividere il percorso in 20 diverse "caselle": sulle 10 della riva sinistra vengono messe in ogni turno altrettante carte "Nilo" che mostrano campi da irrigare (per nutrire i lavoratori), cave di pietra (per le costruzioni) e diversi tipi di bonus.
Esse sono divise in tre diversi mazzetti: il primo (24 carte marcate con la scritta 1/2) viene utilizzato per i primi due turni; il secondo (3/4) è sempre di 24 carte e si usa per i successivi due turni mentre il terzo (5) è di sole 12 carte e si usa nell'ultimo turno. Come si vede ad ogni partita qualche carta resta inutilizzata e questo garantisce una certa variabilità alle partite.
Sulla riva destra ci sono invece 6 caselle che servono ad aumentare la forza dei lavoratori, una casella per progredire nella scala della cava e dell'accampamento e tre caselle per i monumenti.
I giocatori ricevono una carta cibo da 6 punti, una carta da 3 "pietre" ed una plancia personale, sulla quale terranno conto della "forza" del loro soprastante e dei tre lavoratori e del numero di pietre disponibili per le costruzioni. Tutti partono con il soprastante a "2" ed i lavoratori ad "1": per aumentare la loro forza si usano le apposite caselle della riva destra oppure certe carte "Nilo".
Al suo turno il giocatore piazza una delle sue barche su una casella a sua scelta lungo il Nilo ed esegue l'azione corrispondente (prendere una carta, migliorare i lavoratori o il soprastante, ecc.) sapendo che non si potrà mai tornare indietro: in altre parole se si piazza una barca sulla casella 10 quella successiva potrà essere messa solo dalla undicesima alla ventesima.
Ognuno dei monumenti (Sfinge, Obelisco e Piramide e Tempio) ha tre caselle anziché una (due nel gioco a tre) e quindi più di un giocatore potrà accedervi.
Terminato il piazzamento delle barche ognuno somma le pietre a sua disposizione e modifica di conseguenza questo valore sulla sua plancia: poi si eseguono le azioni sui monumenti mentre alla fine del turno si tolgono eventuali carte rimaste sul percorso, se ne posa una nuova serie e si ricomincia tutto da capo.
La partita finisce al termine del 5° turno e verrà vinta da chi avrà raccolto più PV, sommando quelli accumulati durante il gioco ed i bonus finali dovuti alle carte "obiettivo" raccolte.
Per vincere ad EGIZIA bisogna fare più PV degli avversari e questi si ottengono soprattutto andando a posare pietre per la costruzione dei monumenti. Poiché si parte con sole 3 pietre è necessario procurarsene altre soprattutto nel corso dei primi due turni, e questo è possibile se si prendono le apposite carte "Nilo".
Per posare le pietre su un monumento occorre innanzitutto mettere una barca nella relativa casella e poi utilizzare la "forza" dei propri lavoratori, sapendo che il soprastante potrà aggiungere il suo valore ad un altro lavoratore soltanto, quindi i due restanti dovranno ... cavarsela da soli.
Purtroppo questi lavoratori dovranno essere nutriti adeguatamente: tutti partono con 6 punti cibo e possono dunque nutrire fino a 6 Punti Forza: nel corso della partita le carte Nilo riveleranno altre fonti di cibo di cui i giocatori dovranno impossessarsi per non rischiare di perdere dei preziosi PV ed indebolire la loro squadra.
Ora che abbiamo i lavoratori (ben pasciuti) e le pietre possiamo finalmente darci da fare:
(a) - la Sfinge serve soprattutto a procurarsi preziose carte "obiettivo" (fai x punti se hai y pietre sul tal monumento, ecc.) da scoprire a fine partita: andando su questa casella si potranno spendere fino a 5 punti forza (e relative pietre) per pescare fino a 5 carte, sceglierne una e rimettere le altre sotto il mazzo;
(b) - nella zona dell'Obelisco si può scegliere se spendere x Punti forza (i lavoratori usati vengono girati e non si possono più riutilizzare) e posare "n" pietre sul monumento (guadagnando dei PV in base al valore delle caselle coperte, che varia da 1 a 9) oppure se comprare delle tessere "tomba" (valore 1-8) sempre pagando con "forza" e pietre;
(c) infine nella zona della Piramide è possibile costruire i suoi piani (valore da 1 a 6) oppure edificare il Tempio (valore da 1 a 6) sempre incassando tanti PV quanti sono i valori delle caselle coperte.
Un accenno infine alle due "piste":
(1) - Cava delle pietre: qui i giocatori possono avanzare usando l'apposita casella della riva destra oppure le carte Nilo oppure costruendo l'obelisco: arrivando alla quarta casella si ha il diritto di spendere le pietre residue, a fine partita, per guadagnare PV extra, mentre arrivando alla quinta (ed oltre) si ottengono subito tre pietre gratis;
(2) Accampamento: questa pista mostra il costo in PV se non si riescono a sfamare i propri lavoratori e va da 3 a 1 PV per punto mancante. Arrivando alla quinta casella (ed oltre) si guadagnano invece 2 PV.
Un gioco molto interattivo e non troppo complicato da spiegare e capire. Consigliato
Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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Spielbox | 2010/2 | 2010 | Interesting ? Nile! | 16 | Bartsch Udo | Recensione dettagliata |
Plato | 33 | 2010 | Au Nil soit qui mal y joue | 28 | Verstraeten Stéphane | Recensione dettagliata |