Doggy Bag (2017)
Giudizio complessivo:
Autore: Boccara Antonin
Artista: Kirmann Aline
Editore: Blam!
Mancalamaro
Blackrock Editions
Numero giocatori: 2 - 6
Durata media: 30 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Dei cani randagi devono rubare degli ossi alla Faina
Categoria: Azzardo-Bluff-Scommesse
Meccanica: Rischiare con dadi-carte-ecc.
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 6
Gradimento: 6
Fortuna: 6
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 6.02
Votanti: 182
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: B
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Una partita di DOGGY BAG non implica la necessità di eseguire calcoli speciali né complicate programmazioni: si svolge invece fra un gruppo di cani ... pardon, di amici che "guferanno" contro di voi quando dovrete prendere dei rischi e subiranno invece i vostri "Urrà" quando riuscirete nelle imprese più rischiose.

Dopo aver deciso chi sarà il primo giocatore (ovvero colui che avrà abbaiato nel più realistico dei modi) ogni partecipante riceve una serie di "ossi" (dei segnalini di legno colorato con la forma "classica" dell'osso che si vede in tutti i fumetti) da nascondere dietro un apposito schermo, facendo in modo che gli avversari non vedano quali verranno prelevati o saranno rimasti a disposizione nei turni successive.

Al centro del tavolo si piazza una tessera che rappresenta il ricettatore di ossi, ovvero il subdolo "Faina", un grosso cane piuttosto prepotente: di fianco si sistemano altre otto tessere più piccole (numerate da "0" a "7"), ognuna delle quali permetterà delle azioni speciali.

Il Primo Giocatore lancia in alto due monete (ognuna con il numero "1" su una faccia ed il "2" sull'altra) ed il risultato ottenuto indica quanti ossi dovranno essere messi da tutti in un sacchetto chiamato "tesoro di Faina": ognuno sceglie in segreto il colore degli ossi da dietro il suo schermo e li mette nel sacchetto senza farli vedere agli altri.

A turno i giocatori prendono una delle otto tessere ed eseguono la relativa azione speciale: poi, partendo da chi ha il numero più alto, iniziano a pescare (uno alla volta) tanti ossi dal sacchetto quant'è il valore della tessera.

Se salta fuori un osso NERO il giocatore perde tutti quelli accumulati fino a quel momento (salvo i grigi) e si passa al giocatore successivo: al terzo osso nero il giocatore viene eliminato. Se invece non saltano fuori ossi neri la manche finisce immediatamente ed il giocatore mette da parte il suo bottino per il conteggio finale.

La partita termina se resta in gioco un solo cane ... pardon, concorrente oppure se non ci sono più ossi dietro gli schermi. In quest'ultimo caso si contano gli ossi accumulati (ogni colore ha un valore diverso) e chi ha il totale più alto vince la partita.     

Commento

È chiaro che DOGGY BAG è stato realizzato per servire da Party Game ad una serata fra amici o come filler prima di una partita più impegnativa. E come tale deve essere preso, senza complicarsi la vita cercando di "teorizzare" una strategia vincente.

Qualche verifica va comunque fatta nel corso della partita, se non altro per contare quanti ossi neri sono già saltati fuori e quindi decidere se è il momento di "osare" (prendendo una tessera di valore alto) o restare calmi e realistici e sperare piuttosto nelle disgrazie altrui.

Quali tipi di osso mettere nel sacchetto ad ogni manche, ma soprattutto nelle prime, dipende anche dalla posizione che si ha nel turno e dalla voglia di "cattiveria" del giocatore: troppi ossi neri infatti faranno perdere il turno a più persone e quindi sarebbe più prudente scegliere una tessera di basso valore.

Troppo pochi invece favorirebbero i giocatori più audaci che potrebbero prendere il largo. Da notare che chi ha già due ossi neri dovrebbe cercare di essere molto prudente e, possibilmente, di aggiudicarsi la tessera "0" perché permette di scartare sulla tessera Faina uno degli ossi neri precedentemente incassati.

In ogni caso il cuore del gioco è naturalmente il momento della pesca degli ossi: tutti guarderanno la mano che sta uscendo dal sacchetto e spereranno di vedere uscire un bel NERO, salvo avere sentimenti opposti quanto viene il proprio turno.

In questo i ragazzini sono davvero "impagabili": guardare le loro facce in quei momenti e leggere cosa sta passando loro per la mente vale da solo il prezzo di acquisto del gioco! Divertente e scacciapensieri. Giocatori esperti e German dipendenti astenersi se non si accetta un cambiamento di attitudine. 

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Ogni tanto è divertente provare qualche gioco scacciapensieri e DOGGY BAG è uno di questi: edito in Italia da Mancalamaro, permette a 2-6 giocatori dai 7 anni in su di divertirsi per una ventina di minuti. Il fatto che il gioco sia ambientato nella Londra del XIX secolo e che gli “attori” si debbano immedesimare in cani randagi (e ladri di ossi) controllati dal terribile ricettatore “Faina” è un tema che sicuramente non interesserà a nessuno, se non ai più giovani. In realtà Doggy Bag è una versione un po’ più elaborata di un classico meccanismo di “stop o ancora”, anche se manipolare quegli ossi colorati è comunque piuttosto divertente. Proviamo dunque a verificare se l’insieme che ci viene offerto “funziona” e se il risultato ci può garantire un sano divertimento, soprattutto in famiglia e con i ragazzini. Ai giocatori ”esperti” che stanno già pensando di interrompere la lettura vorrei dire che se è vero che essenzialmente si tratta di un gioco di “fortuna”, tuttavia anche Doggy Bag può essere interessante per loro, se giocato con un certo discernimento; in particolare nelle fasi finali della partita, quando si deve determinare il vincitore e avere memorizzato al meglio la situazione può essere decisivo per assegnare la vittoria.

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