DICYCLE RACE ci fa entrare nel mondo del ciclismo e ci permette di ricreare corse a tappe (o circuiti da percorrere più volte) utilizzando una meccanica molto diversa da quelle che siamo abituati a vedere sui nostri tavoli per questo tipo di giochi. Infatti il “motore” (cioè le “gambe” dei corridori) è costituito da 18 dadi “D6” in tre colori (6 gialli, 6 rossi e 6 blu) che saranno utilizzati per creare delle “combinazioni vincenti” e fare così avanzare i nostri corridori.

Le 36 carte “Percorso” fornite nella scatola permettono di “costruire” una tappa o un circuito a piacere (oppure usando quelli consigliati) e sono suddivise in tre categorie: facili, medie e difficili. Queste “definizioni” si riferiscono ovviamente alla difficoltà richiesta per poter avanzare su ognuna di esse, ovvero al tipo di “combinazione di dadi” necessario.

Una volta definito il percorso (con un minimo di 12 carte) i giocatori, al loro turno, scelgono 6 dei 18 dadi e li lanciano fino a tre volte, cercando di ottenere la combinazione richiesta dalla carta davanti al loro corridore: essa può variare da un minimo di solo dado (di un colore ben determinato), fino ad un massimo di quattro dadi (uguali o in scala) in tre colori diversi.

Chi non riesce a fare avanzare il suo corridore dopo tre lanci passa la mano, ma i giocatori che lo seguono possono scegliere (se fa loro comodo) uno dei dadi non utilizzato per iniziare una combinazione davanti al loro ciclista. Lanceranno poi altri 5 dadi (anziché i soliti sei). Vince chi arriva per primo al traguardo, posto sempre dopo l’ultima carta del percorso.

La fortuna ha ovviamente una grande importanza in DICYCLE RACE, tuttavia per vincere bisogna anche sapere scegliere i sei dadi da lanciare per “osare” al momento giusto e cercare di avanzare di 2-3 carte in una sola volta. Per farlo bisogna soddisfare la combinazione della prima carta davanti al proprio corridore e poi anche quelle delle carte successive. Questo può avvenire naturalmente se le prime sono “facili” da risolvere e quindi si possono prendere anche dadi dei colori successivi.

Quando le cose si fanno difficili (per esempio quando servono quattro dadi dello stesso valore ma in tre colori diversi) bisogna ovviamente sperare in un tiro fortunato, ma anche qui la sorte può essere aiutata da una scelta oculata, prendendo per esempio un dado solo di un colore e 2+3 negli altri: si terrà come base, dopo il primo tiro, il valore del dado unico e si avranno così più probabilità di ottenere i numeri giusti sugli altri.

Il regolamento contiene 5 diversi tipi di corsa (dalle più semplici per partite in famiglia alle più complesse con molte carte a livello “difficile”), alcune varianti e una serie di percorsi predeterminati per facilitare la preparazione iniziale. Strateghi delle corse in bicicletta… astenersi perché la fortuna qui gioca un ruolo importante.