| Autore: |
Baglioni Marco
Trambusti David
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| Artista: |
Baglioni Marco
Marino Sara (Sbilemi)
Arbeteta Garcia Andrea (Arbetta)
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| Editore: |
Space Otter
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| Numero giocatori: | 2 - 4 |
| Durata media: | 20 minuti |
| Tipologia giocatori: | Da 14 anni |
| Ambientazione: | Facciamo "danzare" le nostre Muse per raggiungere il Dio Apollo |
| Categoria: |
Riflessione
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| Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
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| Motore: |
Tessere
Dadi |
| Nomi alternativi: |
Danza delle Muse
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| Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
| Grafica: | 8 |
| Regolamento: | 7 |
| Gradimento: | 6 |
| Fortuna: | 0 |
| Difficoltà: | 2 |
| Valutazione BGG | |
|---|---|
| Voto: | 6.72 |
| Votanti: | 105 |
| Classifica: | N.D. |
| Valutazione riviste | |
|---|---|
| Ilsa: | N.D. |
| Plato: | N.D. |
| Spielbox: | N.D. |
| Win Magazine: | N.D. |
La scatolina di DANCE OF MUSES contiene 10 grandi tessere (90x90 mm) di cartone robusto, con i bellissimi disegni di altrettante Muse su uno sfondo blu notte, impreziositi da decori dorati. Ci sono poi 12 dadi D6 Speciali in tre colori (Bianco, arancione e viola) e 8 dischetti per segnare i Punti.
Ogni giocatore riceve un certo numero di tessere e dadi che dipende da quanti sono i partecipanti: in due si ricevono 4 Muse e i 4 dadi dello stesso colore; in tre ognuno prende 3 Muse e 3 dadi; in quattro si gioca solo a squadre e ogni membro riceve dunque solo 2 Muse. Durante il setup delle partite a 2 o a 4 viene presa una Musa a caso e posizionata sul tavolo (coperta) con sopra un dado di valore “1” del colore non usato dai giocatori.
A turno i partecipanti posizionano una tessera sul tavolo, stando attenti a metterla adiacente (ortogonalmente o diagonalmente) a un’altra già posata precedentemente: una di queste tessere dovrà essere giocata “coperta” per restare segreta agli avversari.
Su ogni tessera verrà subito posato un dado del proprio colore, con il valore “1” in alto: ogni tessera ha il nome di una Musa, 1-2-3 simboli “Sole”, un riquadro per il dado ed un altro con le azioni speciali da eseguire quando viene utilizzata.
A turno i giocatori devono far “danzare” una Musa a loro scelta, muovendo una tessera in uno spazio adiacente (ortogonalmente) e aumentando di un punto il valore del suo dado. Prima o dopo il movimento è possibile applicare la sua azione speciale.
Se la tessera fa parte di una fila o di una colonna di Muse adiacenti è possibile spingerle tutte con una sola mossa, e il valore di tutti i loro dadi aumenterà di un punto, ma l’azione speciale sarà solo quello della tessera che ha effettuato la spinta.
La partita continua in questo modo finché uno dei dadi non raggiunge il valore “6”, chiudendo immediatamente il gioco.
Si procede allora con il conteggio finale, affiancando in colonna tutti i dadi, in ordine decrescete da sinistra verso destra e comparando i valori di ogni colonna.
Se un solo dado (in ogni colonna) possiede il valore più alto il suo giocatore riceve un dischetto di “bronzo”: invece se due o tre dadi hanno lo stesso valore non si assegna alcun premio. Poi si considera il valore in assoluto più alto fra quelli che hanno assegnato i dischetti di bronzo e si dà il dischetto argento al possessore
Chi ottiene più punti vince la partita, ma vi consiglio di disputarne 2-3 di seguito, perché molto spesso, fra giocatori “scafati”, si assegnano davvero pochi PV perché 1-2 colonne finiscono quasi sempre in parità.
DANCE OF MUSES è un gioco “astratto” dalle regole molto semplici ma dallo svolgimento piuttosto… contorto: non basta infatti cercare di spostare le proprie Muse per farle crescere di valore, ma bisogna ostacolare gli avversari o riparare il più rapidamente ai danni che loro vi avranno inflitto.
Solitamente si cerca la mossa migliore per far salire il proprio dado e far sballare allo stesso tempo una tessera degli avversari: molto efficace è anche l’azione speciale che permette di scambiare due dadi fra tessere adiacenti e che di solito si usa per prendere un dado di più basso valore per le proprie Muse, dandone uno già sballato all’avversario.
Non è’ indispensabile portare tutti i dadi a “6”, anche perché spesso, durante il conteggio, verranno annullati da quelli degli avversari che hanno lo stesso numero: spesso si vince più facilmente con un “5” o un “4”, ma per riuscire a vincere bisogna controllare ben il gioco di tutti.
Ricordiamo anche che i dadi che alla fine hanno lo stesso valore dei “soli” sulla tessera in cui si trovano vengono automaticamente portati a “6”.
Il libretto ausiliario del gioco contiene delle varianti, divise in tre gruppi:
Non si tratta di un gioco eclatante che propone qualche soluzione innovativa, ma è un prodotto ben fatto, che funziona bene e che può essere sempre usato come riempitivo prima o dopo una partita più impegnativa.
La nostra preferenza va comunque al gioco in tre.
Avevamo già incontrato Space Otter (Lontra Spaziale) nel giugno 2023, quando decidemmo di recensire il loro primo gioco: DecKreative (di cui potete leggere la recensione qui). Con Dance of Muses l’editore ha fatto un gran passo in avanti, soprattutto dal punto di vista grafico, con le bellissime immagini di Sara Marino (in arte “Sbilemi”).
Progettato per 2-4 giocatori di età dai 12 anni in su e con una durata di circa 30 minuti, Dance of Muses è un gioco “astratto” con il quale muoveremo delle tessere su una superficie piana per ottenere il massimo del punteggio.
Continua a leggere su balenaludens.it| Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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| Balena Ludens | 2025-10/12 | 2025 | Facciamo danzare le Muse per vincere la partita | 11/03 | Cremona Pietro (Leggi) | Recensione dettagliata |