Copenhagen (2019)
Giudizio complessivo:
Autore: Harding Granerud Asger
Pedersen Daniel Skjold
Artista: Erdt Markus
Editore: Queen Games
Lautapelit.Fi
Piatnik
Devir Games
Numero giocatori: 2 - 4
Durata media: 45 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Costruire palazzi l.ungo il porto
Categoria: Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Combinazioni-Allineamenti
Posare tessere-pedine-ecc.
Motore: Carte
Tessere
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 2
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.98
Votanti: 3.914
Classifica: #1315
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: C
Win Magazine: N.D.

Descrizione

In questi ultimi anni è esplosa una vera e propria “Tetris-mania”: tanti autori eccellenti hanno utilizzato nei loro giochi i “polimini” come meccanica principale o secondaria: ed anche COPENHAGEN non sfugge a questa “moda” e ci presenta l’ennesima applicazione del mitico gioco per computer. Diciamo subito che il risultato è buono, indirizzato soprattutto alle famiglie ed ai giocatori occasionali ed abituali, con una durata che raramente supera la mezzoretta.

Ognuno riceve una plancia “palazzo” (il disegno è ispirato agli edifici che costeggiano il porto della capitale danese) sulla quale è stampata una “griglia” di 5x9 caselle quadrate. Al centro del tavolo un’altra plancia serve come segnapunti ed ha 4 tracce di 12 caselle ciascuna sulle quali avanzerà un segnalino di legno colorato a forma di “sirenetta” (la famosa scultura posizionata proprio all’ingresso del porto di Copenhagen).

Al centro del tavolo viene posata una seconda plancia a forma di “Molo”, con 7 banchine di attracco per le barche e, al centro lo spazio per un mazzo di 70 carte “edificio”: all’estremità di ogni banchina viene scoperta una carta, mentre ai giocatori ne toccano 2-3-3-4 a seconda dell’ordine nel turno (2 al primo, 3 al secondo, ecc.).

Infine accanto al tabellone si posano i 5 gruppi di tessere (uno per colore: giallo, verde. Rosso, blu e viola) ognuno dei quali è composto da 10 polimini assortiti di 2-3-4-5 quadretti (sui quali sono disegnati finestre e muri). Completano l’assortimento 12 mini-tessere bianche da un quadretto (con finestra).

Al suo turno ogni giocatore ha la scelta fra:

  1. – Prendere due carte ADIACENTI dal “molo” ed aggiungerle alla sua mano: rimpiazzandole immediatamente con altre prese dal mazzo;
  2. – Giocare un certo numero di carte dello stesso colore, raccogliere il polimino con lo stesso colore e con quel numero di caselle e piazzarlo sulla sua plancia “palazzo”: essa deve toccare la linea incompleta più in basso nella griglia oppure deve essere messa adiacente ad un’altra tessera già piazzata, facendo attenzione che abbia almeno un quadretto più in alto. Attenzione: se una tessera viene posta adiacente ad un’altra dello stesso colore si ha diritto ad uno “sconto” di una carta (Esempio: una tessera verde da 4 adiacente ad un’altra verde costa solo 3 carte).

Ogni riga orizzontale completata (5 quadretti) assegna 1 Punto Vittoria (PV), se le caselle sono un misto di finestre e muri, oppure 2 PV se ci sono solo finestre. Ogni colonna completata (9 quadretti) assegna 2 PV (caselle miste) oppure 4 PV (tutte finestre).

La partita termina in due modi:

  1. – Se un giocatore raggiunge i 12 PV vince immediatamente;

– Quando viene pescata la carta “Sirenetta” dopo la seconda smazzata: in tal caso vince il giocatore più avanti sul segnapunti o, in caso di parità, chi ha meno caselle vuote sulla sua plancia.

Commento

Per rendere più vario ed interessante il gioco di COPENHAGEN l’autore ha inserito due variabili: la prima è standard in ogni partita ed utilizza 5 tessere “abilità” che assegnano ai giocatori i seguenti bonus:

  1. – La tessera “Qualsiasi Carta” permette di prendere due carte a piacere dal molo invece delle normali due “adiacenti”: essa è assegnata ai giocatori automaticamente ad inizio partita;
  2. – “Carta aggiuntiva” invece fa prender una carta extra da una qualsiasi banchina oltre alle due adiacenti del turno regolare;
  3. – “Sconto nella costruzione” permette di piazzare sul palazzo un polimino che ha un quadretto in più del numero di carte giocato;
  4. – “Cambio di colore” permette di giocare un qualsiasi numero di carte di un colore come se fossero di un altro (ad esempio giocare 4 carte viole e considerarle verdi, ecc.);
  5. – “Prendi e Costruisci” infine autorizza a pescare regolarmente le due carte ed a giocare immediatamente una combinazione per inserire una tessera nel palazzo.

È anche possibile utilizzare più tessere abilità insieme, combinandone i poteri: dopo l’uso però esse devono essere tutte rovesciate per indicare che sono già state sfruttate. Per prendere le tessere ci sono due modi:

  1. – coprire una casella del palazzo con il simbolo di uno scudetto;
  2. – completare le file del palazzo che hanno uno scudetto a fianco.

Ogni scudetto, oltre alla possibilità di prendere una tessera abilità, permette anche, in alternativa, di prelevare ed inserire sul proprio palazzo una tessera bianca (da un quadretto): esse sono utili soprattutto a chiudere eventuali “buchi“ rimasti sulla griglia. Infine coprendo uno scudetto è anche possibile riattivare tutte le tessere abilità già usate, consentendo di approfittarne nuovamente in seguito.

Poiché si possono tenere in mano al massimo 7 carte, nei primi due turni conviene pescare per cercare di avere il maggior numero di carte di uno stesso colore e prendere quindi delle tessere più grandi: in seguito però sarà necessario “mirare” alle tessere della forma che effettivamente serve per chiudere righe e colonne senza lasciare buchi, e quindi si darà la caccia a carte di un colore particolare, tenendo però presente quante e quali tessere sono ancora disponibili. 

La scatola comprende anche una variante con 10 tessere extra: 5 da tre quadretti (in tre colori diversi) e 5 da quattro (in due colori diversi): per prenderle occorre avere naturalmente le carte dei colori necessari.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Aprendo la scatola di Copenhagen edita da DEVIR e indirizzata a 2-4 giocatori dagli 8 anni in su, ci si accorge subito che manca un vero e proprio tabellone e che tutti i componenti si ricavano de-fustellandoli dalle plance contenute nella confezione, con la sola eccezione di un mazzo di carte e di alcuni segnalini di legno colorato con la silhouette della celeberrima “sirenetta” (una statua collocata proprio all’ingresso del porto della capitale danese ed ispirata ad una favola di Hans Christian Andersen).

Le partite sono brevi (se tutti sono pratici del gioco durano al massimo 25-30 minuti) e la somiglianza con il celebre videogioco “Tetris” rende ancora più semplice la spiegazione anche ai più giovani.

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