Catalyst (2018)
Giudizio complessivo:
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 6
Fortuna: 2
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.62
Votanti: 281
Classifica: #7306
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

CATALIST è nato dalla collaborazione fra lo svedese Per Abrahamson e l’editore italiano dV Giochi, grazie anche a Martino Chiacchiera, Roberto Corbelli, David Frojmark e Sergio Rossini: se mettete insieme le lettere iniziali dei loro nomi, evidenziate in grassetto, salterà fuori lo strano nome dell’autore del gioco: Permar Rodaser.

La piccola confezione (200x200x50 mm) è un ottimo esempio di come dovrebbero “lavorare” tutti gli editori per ridurre al minimo gli sprechi di carta e plastica: essa contiene un termoformato di plastica nera all’interno del quale trovano posto tutti i componenti, ognuno nella sua vaschetta. La parte superiore del termoformato inoltre è sagomata in modo da ospitare il tabellone, composto da 3 separate plance da assemblare.

La predisposizione del tavolo viene fatta in pochi minuti: dopo aver montato il tabellone lo si piazza al centro del tavolo e, in base al numero dei partecipanti, si prepara il mazzo “Catalyst”, si estraggono 10 carte (da tenere accanto al tabellone sotto l’apposita tessera “Ultimo Round”) si mischia il resto e si pescano le prime 5 carte da mettere sul tabellone.

Al suo turno ogni giocatore può effettuare una delle seguenti azioni:

– Incassare dei tributi: il giocatore rinuncia ad acquisire nuove carte ed incassa un numero di monete pari al valore più alto delle carte Catalyst presenti sul tabellone: così, giusto per fare un esempio, se ci sono cinque carte di valore 2-1-2-3-1 il giocatore incassa 3 monete;

– Assoldare un Catalyst: bisogna pagare il valore della carta scelta eventualmente modificato dal tabellone e naturalmente bisogna avere le monete necessarie nella propria riserva;

– Attivare un Catalyst: in questo caso rientrano in ballo i simboli stampati sulla parte bassa delle carte, scegliendo eventualmente una delle due icone quando la carta ne presenta due in alternativa. Alla fine del turno il Catalyst attivato viene spostato in un mazzo personale delle “prese” e servirà a calcolare i Punti Vittoria (PV) di fine partita. Attenzione: se sotto alla carta attivata c’è anche un edificio si esegue anche l’azione indicata.

Questi edifici sono caratterizzati da:

– Un costo, indicato da un grande numero in alto a destra, il quale aumenta man mano che le carte vengono acquisite: la prima carta di ogni mazzo costa infatti 1 sola moneta, la seconda 2, poi 3 e 4. Quindi chi prima arriva…

– Rappresentazione grafica: ogni colore mostra lo stesso edificio in tutte e quattro le carte;

– Un bonus, stampato nella parte bassa della carta. Le quattro carte di ogni colore hanno lo stesso bonus e cioè: ingaggio di un “Catalyst” per le blu, una “attivazione” per le verdi, un “militare” per le rosse e “due monete” per le gialle

A differenza dei Catalyst gli edifici sono perenni e non devono essere scartati nel mazzo delle prese dopo il loro uso: una volta acquisiti devono essere immediatamente associati ad uno dei personaggi ancora liberi posseduti dal giocatore. Se non ne ha nessuno il primo che verrà ingaggiato in seguito sarà subito associato all’edificio.

La partita finisce quando termina il mazzo delle carte Catalyst, ma si deve completare il turno in corso ed eseguirne uno finale usando le 10 carte messe in riserva. A questo punto si contano i PV per i Catalyst acquisiti e messi nel mazzo delle prese e per gli edifici posseduti (in base agli obiettivi), aggiungendo 1 PV ogni due gettoni militari ed ogni 3 monete. Chi ha il totale più alto vince.

Commento

È chiaro che il cuore del gioco è dato dalle carte “catalyst”: ognuna di esse è infatti caratterizzata da tre indicazioni:

– Un costo (che è anche il valore in PV), indicato da un grande numero in alto a destra il cui valore potrebbe variare in base alla posizione della carta sul tabellone: quella nella posizione più a sinistra infatti costa 1 moneta extra (+1), la seconda e la terza non hanno variazioni di prezzo (0), mentre le ultime due beneficiano dello sconto di 1 moneta (-1);

– Una rappresentazione grafica: ogni colore ha quattro personaggi diversi ed ogni mazzetto naturalmente è diverso dagli altri, per un totale di 16 personaggi diversi;

– Un bonus, stampato nella parte bassa della carta. Quando si utilizza la carta essa assegnare al giocatore uno o più delle seguenti azioni: prendere monete, costruire un edificio, acquistare un’altra carta Catalyst, prendere un gettone ”Attivazione a Catena”, prendere una tessera “Potenza militare”.

Ogni colore è inoltre “specializzato” in una delle cinque azioni base:

  • I GIALLI simboleggiano la ricchezza ed infatti danno il maggior numero di monete (17 simboli) contro 2 Catalyst, 2 militari e 5 attivazioni;
  • I VERDI rappresentano la flessibilità, con 10 attivazioni, 2 Catalyst, 5 monete e 3 militari;
  • I ROSSI simboleggiano invece la potenza militare, con 13 militari, 2 Catalyst, 6 monete e 4 attivazioni;

Ecco infine qualche consiglio:

- Mai rimanere con soltanto 1-2 monete in mano per più di un turno: potrebbe arrivare la carta che non dovete assolutamente perdere e voi potreste non avere abbastanza soldi da acquistarla.

 – Non dimenticate di fare spesso riferimento alla carta obiettivo della partita: spesso si tende ad ignorarla fin verso la fine, quando poi è difficile riuscire a recuperare le combinazioni che danno più punti. Ogni carta ha condizioni diverse, tutte riferite agli edifici posseduti

– Acquistare gli edifici è ovviamente un “obbligo” se si vuole vincere la partita, non soltanto per i PV che assegnerà in base all’obiettivo, ma anche e soprattutto perché ad ogni attivazione regalerà “qualcosa” al suo possessore.

– Ogni coppia di tessere “Militari” a fine partita assegna 1 PV, ma il giocatore che ne ha di più guadagna anche 6 PV extra (3 PV al secondo ed 1 PV al terzo). Quindi se si presenta l’occasione non è una cattiva idea avere un edificio rosso fin dall’inizio perché ad ogni attivazione farà metterà un segnalino da parte;

– I gettoni “Attivazione a Catena” sono fondamentali per avere ottime chances di vittoria. Il loro uso è molto semplice: dopo aver fatto la sua azione standard il giocatore può spendere uno (o più) gettoni per eseguire azioni supplementari.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Catalyst è nato dalla collaborazione fra lo svedese Per Abrahamson e l’editore italiano dV Giochi, grazie anche a Martino Chiacchiera, Roberto Corbelli, David Frojmark e Sergio Rossini: se mettete insieme le lettere iniziali dei loro nomi, evidenziate in grassetto, salterà fuori lo strano nome dell’autore del gioco: Permar Rodaser.

Il gioco è indirizzato a 2-4 giocatori di età superiore o uguale a 10 anni (ma noi l’abbiamo provato senza problemi anche con ragazzini di 8-9 anni, seppure con un paio di partite di prova guidate da un giocatore già esperto) ed ha una durata che può variare dai 20 minuti (con giocatori esperti e senza qualcuno che al suo turno “ponderi” troppo ogni possibilità) a 45 minuti con i ragazzini più giovani (ai quali a volte è stato permesso di cambiare mossa dopo aver spiegato loro il perché dell’errore).

L’ambientazione è una fantomatica “Era della Rinascita” in un mondo non definito ma che ha dato vita a dei misteriosi personaggi, dotati di poteri paranormali: sono i “Catalizzatori”, grazie ai quali sarà possibile far crescere e potenziare la propria città.

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