| Autore: |
Derghazarian Jean-Jaques
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| Artista: |
Read Kate
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| Editore: |
Djeco
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| Numero giocatori: | 2 - 4 |
| Durata media: | 20 minuti |
| Tipologia giocatori: | Da 6 anni |
| Ambientazione: | Creare combinazioni di carte in una griglia 4x4 |
| Categoria: |
Carte Speciali
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| Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
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| Motore: |
Carte
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| Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
| Grafica: | 6 |
| Regolamento: | 6 |
| Gradimento: | 6 |
| Fortuna: | 2 |
| Difficoltà: | 2 |
| Valutazione BGG | |
|---|---|
| Voto: | 0 |
| Votanti: | 0 |
| Classifica: | N.D. |
| Valutazione riviste | |
|---|---|
| Ilsa: | N.D. |
| Plato: | N.D. |
| Spielbox: | N.D. |
| Win Magazine: | N.D. |
BAZARQUATIC è un semplice gioco per tutti i membri della famiglia, a partire da sei anni, e utilizza un mazzo di carte da posizionare un po’ alla volta sul tavolo su una griglia 4x4: le carte sono di quattro tipi (Anemone di mare, Tartaruga, Squalo e Palombaro) e ci sono delle regole ben precise sul come rispettare il posizionamento.
Innanzitutto, come anticipato, tutte le carte devono state in una griglia di 4x4 senza mai uscire da questi confini; poi nessun “tipo” può essere presente più di una volta su righe e colonne (come nel Sudoku), e alcune carte non possono essere messe adiacenti: l’Anemone infatti sarebbe mangiato dalla Tartaruga, e quest’ultima dallo Squalo. Solo i palombari possono essere affiancati a qualunque altro tipo di carta.
All’inizio ogni giocatore riceve 2 carte e, dopo averne giocata una al suo turno (o entrambe, se può), ne ripesca altrettante. Se un giocatore si accorge di non poter piazzare la sua carta senza violare le regole di cui sopra deve annunciare “Bazarquatik”, così il vicino di destra si impossessa di tutte le carte in tavola: lui poi ne può posizionare una a suo piacere.
Quando il mazzo si esaurisce si prosegue con le carte in mano: finite anche quelle si procede al conteggio finale. Chi ha raccolto più carte vince.
Non ci sono molti “consigli” da propinare per giocare a BAZARQUATIK: quando è il proprio turno bisogna vedere se è possibile giocare una delle proprie carte e, in caso affermativo, si deve cercare la posizione che metterà più in difficoltà chi ci segue nel turno.
Se le carte in mano sono uguali si rischia di concedere le carte al proprio vicino di sinistra nel turno successivo, quindi (anche se le regole non lo consentono “ufficialmente”) meglio dire “Bazarquatik” non appena ci si accorge che è possibile giustificarlo (“ci sono già 2 tartarughe ed io ho due tartarughe in mano, quindi “…).
Altrimenti godetevi quei 10 minuti con tutta la famiglia e fate in modo che a vincere siano i più piccoli!
| Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
|---|---|---|---|---|---|---|
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