ZERTZ è un altro dei giochi che fano parte del progetto GIPF e questa volta ci sono parecchie novità. Innanzitutto non esiste un tabellone ma si forma il "campo da gioco" utilizzando 37 dischetti (che hanno tutti un foro al centro per contenere le biglie) da sistemare in modo da formare una figura esagonale. P

oi, a turno, i giocatori posano una delle 24 biglie (nere, grigie o bianche) su un dischetto a loro scelta ed eliminano immediatamente un altro dischetto togliendolo dal perimetro esterno, riducendo di fatto la superficie utilizzabile.

Se, al suo turno, un giocatore ha la possibilità di "mangiare" una biglia (di qualsiasi colore) è obbligato a farlo: la mossa si esegue come nella "Dama", saltando una o più biglie se dall'altra parte ci sono dei dischetti vuoti. Quando si mangia non si tolgono dischetti dal campo.

Per vincere la partita si devono raccogliere 3 biglie di ogni colore: in alternativa si può vincere accumulando QUATTRO biglie bianche, oppure CINQUE grigie o anche SEI nere. Il primo che raggiunge una di queste quattro condizioni si aggiudica il gioco.

La confezione contiene anche 12 dischetti extra per allargare il tavoliere ed effettuare partite da torneo. Tutti i materiali sono di ottima qualità

Come in tutti gli altri giochi del Progetto GIPF anche ZERTZ si spiega in cinque minuti e si è subito pronti alla sfida. Nel gioco base bastano un paio di partite per imparare ad evitare gli errori più banali (quelli che regalano all'avversario la possibilità di mangiare biglie senza dare nulla in cambio) e per capire che le mosse non sono così scontate.

Serve comunque un minimo di strategia, soprattutto dopo aver posato le prime 3-4 biglie, per massimizzare le possibilità di costringere l'avversario a fare una posa che permetta di mangiare biglie.

Anche l'uso dei colori non è banale: poiché con sole quattro biglie bianche si può vincere la partita bisognerebbe utilizzarle con accortezza, piazzandole in dischetti dove non possano essere mangiate subito e costringendo in seguito l'avversario a mangiare un altro tipo di biglia proprio con una bianca che poi verrà mangiata a sua volta nel nostro turno (attacco e contrattacco).

Stesso discorso per gli altri colori, soprattutto dopo avere già raccolto 2-3 biglie. Togliere i dischetti ad ogni "posa" deve fare parte della propria strategia: non devono mai essere presi a caso ma si deve utilizzare questa mossa per ridurre le possibilità di posa dell'avversario e costringerlo a giocare biglie che possano essere catturate.

Un ottimo gioco "astratto", veloce ma mai banale. Giocarlo per puro divertimento (maneggiare quelle grosse biglie è già un piacere tattile) porta via 15 minuti al massimo; giocarlo in maniera più competitiva, riflettendo bene sulle mosse, può occupare il doppio del tempo. In entrambi i casi la ... rivincita è d'obbligo.