Villa Paletti (2002)
Mon avis:
Auteur: Payne Bill
Illustrateur: Boden Victor
Editeur: Zoch Verlag
Simba Toys Italia
Nombre de joueurs: 2 - 4
Durée moyenne: 30 minutes
Public: Da 8 anni
Milieu: Costruire un palazzo ed alzarlo rubando colonne in basso
Genre: Habilité-Dexterité
Mécanique: Coup d'oeil
Moteur: Habilité manuelle-Dextérité
Composants: Voir les composants
Graphique: 7
Règles: 6
Agrément: 6
Hazard: 0
Complexité: 2
Evaluation BGG:
Voto: 6.42
Votes: 4.316
Classement: #2356
Evaluation sur Magazines
Ilsa: B
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Description

Nel 2002 VILLA PALETTI si aggiudicò il prestigioso premio Spiel des Jahres come migliore gioco dell’anno per le famiglie: e se considerate che in quello steso anno erano in gara titoli come Puerto Rico, Transamerica, Blokus, ecc. capirete come il premio fu ampiamente criticato da tutti. Tuttavia il gioco è davvero ideale per la famiglia perché si impara in pochi minuti e poi si tratta di usare occhio ed abilità manuale per riuscire a far salire la costruzione senza fare crollare tutto.

Sì perché di questo si tratta: una base circolare di cartone robusto viene posata sul tavolo ed i giocatori devono sistemarvi sopra, una alla volta, le 20 colonne di legno colorato (giallo, verde, rosso e blu). Quando tutte le colonne sono sul tabellone si prende il primo “piano” (una tavola sagomata di legno blu) e si posa sulle colonne, cercando di coprirne il maggior numero.

Poi, a turno, i partecipanti lanciano un apposito blocchetto per determinare il “colore” assegnato a ciascuno: l’ultimo a scegliere il colore inizia a giocare per primo e deve cercare di estrarre una delle sue colonne dal pian terreno per posarle sul piano blu. Gli altri lo imitano, agendo in ordine ed in senso orario.

Quando un giocatore ritiene di non poter più estrarre le sue colonne dal piano inferiore chiede di poter aggiungere il secondo piano (di colore verde):

  1. – se gli avversari accettano il giocatore richiedente prende il pezzo e lo posa, facendo attenzione a coprire come minimo tre colonne;
  2. – se invece un avversario si oppone il gioco passa a lui, e deve allora estrarre una delle colonne del giocatore richiedente dal piano inferiore per metterla su quello superiore: se ci riesce la colonna dell’avversario viene eliminata ed il ripiano non viene costruito, ma se non ci riesce l’avversario toglierà dal tabellone una colonna dell’oppositore.

La partita finisce se la costruzione crolla o se nessuno riesce a più a spostare delle colonne dai piani più bassi. Chi in quel momento ha il “sigillo” del costruttore (cioè il famoso blocco di legno con i colori dei giocatori) vince la partita (naturalmente se non è stato lui a far crollare la costruzione).

Commentaire

Come avevamo premesso VILLA PALETTI è soprattutto un gioco di destrezza, ma bisogna anche avere l’occhio giusto per individuare le colonne che potranno essere spostate senza rischiare di far crollare tutto. Vi è tuttavia anche una componente “tattica” che interviene per assegnare il “sigillo del costruttore”, ed è importante conoscerla perché avere il sigillo in mano può essere determinante per la vittoria.

L’assegnazione deve essere valutata già a partire dal secondo piano (quello verde): chi per primo posa sul verde una sua colonna si appropria del sigillo, ma in seguito la disputa dovrà essere risolta ai “punti”, valutando le colonne che si trovano sul piano più alto ed assegnando 3 punti a quelle tonde grosse, 2 punti a quelle esagonali grosse ed 1 punto ad ogni colonna tonda sottile.

Prima di effettuare la propria mossa i giocatori possono esaminare a fondo la costruzione, magari girando attorno al tavolo per osservare meglio quali pezzi sono più facilmente liberabili: una volta scelta una colonna non è più possibile cambiarla, ma il giocatore può rinunciare a muoverla, se ritiene che si “pericolosa”, perdendo il turno. Per aiutarsi può utilizzare l’apposito gancetto con cui abbracciare la colonna e tirarla dolcemente verso l’esterno. È anche permesso sollevare un bordo del ripiano, purché esso venga poi appoggiato esattamente dov’era prima (niente rotazioni). Invece non è permesso toccare il ripiano dove si vuole appoggiare la colonna appena estratta.

I ripiani devono essere aggiunti secondo una sequenza fissa: prima il blu, poi il verde, il giallo, l’arancione e, da ultimo, il rosso. Le colonne del ripiano in costruzione (cioè quelle più in alto) non possono essere più mosse finché non verrà aggiunto un altro ripiano. Arrivati al rosso sarà poi possibile posare una colonna su un’altra già esistente per mettere in equilibrio ancora più instabile la costruzione ed indurre all’errore gli avversari: si tratta di una vera e propria “cattiveria”, ma serve a prendere il sigillo, quindi può essere tentata quando non si vedono alternative più semplici, ma bisogna avere le mani ben ferme mentre si esegue l’operazione.

Naturalmente la “tensione” sale man mano che la costruzione cresce e diventa sempre più facile … sbagliare e far crollare tutto: adatto per far giocare insieme grandi e bambini ma attenzione perché questi ultimi spesso hanno maggiore destrezza di genitori o nonni! Siete avvisati. 

Critiques sur magazines:

Magazine Numéro Année Titre Page Auteur Genre
ILSA Magazine 18 2012 Sotto la lente 35 Cambiaghi Fabio Recensione breve
ITP Magazine 04 2006 Recensione 6 Milandri Gianluca Recensione dettagliata
Plato 13 2007 SdJ - Badaboum 48 Goetynck Etienne Recensione dettagliata
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Commentaires des lecteurs


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