| Auteur: |
Chiarvesio Andrea
Iennaco Luca
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| Illustrateur: |
Dessi Antonio
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| Editeur: |
Stratelibri
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| Nombre de joueurs: | 3 - 5 |
| Durée moyenne: | 120 minutes |
| Public: | Da 14 anni |
| Milieu: | Cercare il favore degli Dei per costruire edifici importanti |
| Genre: |
Développement
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| Mécanique: |
Placement de travailleurs
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| Moteur: |
Usage de ressources, pions, etc.
Cartes |
| Composants: | Voir les composants |
| Graphique: | 7 |
| Règles: | 7 |
| Agrément: | 8 |
| Hazard: | 0 |
| Complexité: | 4 |
| Evaluation BGG: | |
|---|---|
| Voto: | 6.79 |
| Votes: | 1.504 |
| Classement: | #3047 |
| Evaluation sur Magazines | |
|---|---|
| Ilsa: | N.D. |
| Plato: | N.D. |
| Spielbox: | B |
| Win Magazine: | A |
La meccanica di base di OLYMPUS è un classico “piazzamento lavoratori”, modificato tuttavia da una serie di accorgimenti che rendono il gioco piacevole e competitivo, con una grande interazione fra i partecipanti.
Tutti iniziano la partita con tre “sacerdoti” (ma raggiungendo certi obiettivi si potrà arrivare a cinque) da inviare a 10 diversi templi per adorare gli Dei a cui sono dedicati, ed ogni Dio ricambia le preghiere con delle ricompense: risorse (grano, cacciagione, pesci), conoscenza, aumento della popolazione, rinforzi per l’esercito (o la possibilità di attaccare gli avversari), possibilità di costruire nuovi edifici o capacità di scatenare la peste
Giove e Giunone hanno invece capacità speciali che li rendono gli Dei più flessibili e quindi anche i più … gettonati. Da notare che il primo a scegliere un Dio mette il suo sacerdote su una casella (“Alfa”) che offre una ricompensa più importante rispetto a chi arriva dopo (casella “Beta”).
Gli edifici sono rappresentati da carte ed ogni giocatore ha un mazzo identico: ciascuna costruzione necessita di un livello di Conoscenza ben stabilito (variabile da 1 a 8), richiede un certo numero di risorse e normalmente assegna dei Punti Vittoria (PV). Esistono anche 12 carte speciali (Templi) che tutti possono acquistare e che danno poteri speciali e PV extra.
Ogni giocatore possiede una plancia personale sulla quale 6 apposite piste permettono di valutare la crescita della conoscenza, della popolazione, dell’esercito e di ciascuna risorsa: arrivare a fine pista permette, al primo che la raggiunge, di ottenere una carta “vittoria” e 2 PV.
La partita finisce quando viene assegnata la quarta cara “vittoria” e chi avrà raggiunto il totale più alto sulla pista dei PV sarà proclamato vincitore.
Le regole di OLYMPUS stanno in poche paginette e sono molto facili da assimilare, così dopo una sola partita è già possibile giocare in maniera competitiva. È necessario però darsi qualche obiettivo fin dall’inizio perché non è possibile giocare a tutto campo e sperare di vincere.
Una caratteristica importane di questo gioco è data dal fatto che ogni Dio può essere scelto da più giocatori: il primo mette il suo sacerdote sulla casella più “forte” (denominata Alfa) mentre gli altri avranno una ricompensa inferiore (Casella Beta). Da notare che la scelta di seguire o meno il primo giocatore deve essere fatta immediatamente e quindi le mosse vanno pensate bene per non trovarsi senza sacerdoti al momento cruciale.
Le prime tre piste della plancia dei giocatori (Conoscenza, Popolazione e Militare) hanno inoltre degli “sbarramenti” che possono essere superati soltanto costruendo specifici edifici: per esempio per raggiungere la casella “5” della Conoscenza bisogna avere giocato la carta “scuole”; per il livello 6 della Popolazione serve l’Agorà, ecc.
Le altre piste invece non hanno sbarramenti, ma offrono sempre più risorse (da 1 a 4) man mano che si avanza. A fine partita i giocatori ricevono una ricompensa pari al 50% del numero di caselle raggiunto sulle varie piste, quindi è bene cercare di arrivare in fondo alle prime due (che hanno 10 caselle) ed avanzare il più possibile sulle rimanenti quattro (con 8 caselle).
Con le battaglie si confrontano i valori “militari” dei contendenti e chi ha il totale più alto ruba all’avversario la differenza in risorse. La “Peste” invece è un serio deterrente perché chi ne viene colpito è costretto a perdere “un terzo” della sua popolazione: per questa ragione spesso i giocatori con meno sacerdoti ne giocano uno sulla peste per … anticipare gli avversari (ma ci si può difendere posando un sacerdote su quel Dio nella casella “Beta” o costruendo un tempio che renda immuni).
Da notare che a fine turno tutti i segnalini che hanno superato il valore della Popolazione devono essere retrocessi al suo livello. Ottimo gioco per chi ama un po’ di competitività e molta interazione.
| Magazine | Numéro | Année | Titre | Page | Auteur | Genre |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Spielbox | 2013/5 | 2013 | Under the Sword of Damocles | 24 | Ducksch Stefan | Recensione dettagliata |
| ILSA Magazine | 10 | 2011 | Anteprima | 35 | Mogliotti Paola | Recensione breve |
| WIN The Game Journal | 426 | 2011 | Hera, Athena or Aphrodite ? | 6 | Cremona Pietro (A lire) | Recensione dettagliata |