King's Breakfast (2003)
Mon avis:
Auteur: Moon Alan
Wiessblum
Illustrateur: Von Westphalen Georg
Editeur: Abacusspiele
Nombre de joueurs: 3 - 5
Durée moyenne: 30 minutes
Public: Da 6 anni
Milieu: Mangiare a corte del Re
Genre: Cartes
Mécanique: Combinaisons-Alignements
Moteur: Cartes
Titres alternatifs: King Lui
Composants: Voir les composants
Graphique: 6
Règles: 7
Agrément: 7
Hazard: 3
Complexité: 3
Evaluation BGG:
Voto: 6.17
Votes: 1.591
Classement: #4906
Evaluation sur Magazines
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Description

KING’s BREAKFAST è un simpatico gioco di carte dove è necessario “mangiare” il più possibile una serie di portate, ma senza mai superare le ”porzioni” riservate al Re, pena l’annullamento del punteggio. Ad inizio partita il mazziere piazza in tavola un numero di carte pari al doppio di quello di giocatori, dividendole per tipo (pane, formaggio, pollo arrosto, prosciutto, torta, frutta e vino).

Poi sceglie una “portata” e prende dal tavolo TUTTE le carte di quel tipo, mettendole davanti a sé: a turno, ed in senso orario, gli altri giocatori fanno altrettanto, con le carte rimaste che vengono messe da parte a formare la tavola del Re. In alternativa i giocatori possono scegliere di pescare una carta dal mazzo anziché raccoglierne una o più dal tavolo. Si procede in questo modo finché non restano più carte per imbandire un’altra tavolata.

A questo punto ogni giocatore scarta tutte le carte di ogni “portata” in cui ne ha accumulate più di quelle che ha il Re: se, per esempio, ho 5 carte pane ed il Re ne ha solo 3 devo scartarle tutte e cinque. Si moltiplicano infine le carte rimaste in mano con quelle dello stesso tipo possedute da Re (per esempio con 3 vino in mano e 5 del re ottengo 3x5=15 punti, ecc.) e si sommano tutti i punti ottenuti per arrivare ad un gran totale: chi ha il valore più alto vince.

Commentaire

Le immagini stampate sulla scatola e le carte, in stile “cartoon”, possono far pensare che KING’s BREAKFAST sia un giochino facile per famiglie: in realtà si può effettivamente giocare in famiglia, ma bisogna stare sempre attenti al tipo di carte da prendere per rimanere sempre con un numero inferiore a quelle dello stesso tipo accumulate dal Re. Quindi non solo è necessario prendere “il giusto”, ma è necessario lasciare anche passare qualche carta perché finisca sulla tavola de Re e mantenga in gioco le nostre. Facile a dirsi ma non è così semplice in pratica, perché i nostri avversari non solo faranno di tutto per impedire al RE di mangiare le portate dove i concorrenti farebbero più punti, ma anche a lasciare in tavola le carte di scarso valore.

Inoltre nel mazzo ci sono 5 carte Speciali “Drago” (l’animaletto di “compagnia” del nostro Re) che possono essere usate per “mangiare” due carte dal la tavola del Re (scartandole), mettendo quindi in pericolo la raccolta degli avversari. Immaginate, per esempio, che io abbia quattro carte vino e che il Re ne abbia già cinque, cosa che mi garantirebbe ben 20 punti: ma ecco che arriva il Drago e porta via due carte vino al Re, lasciandomi in mano… carta straccia.     

Si tratta di un gioco molto conviviale con continui colpi di scena: da non scervellarsi troppo ma neppure da praticare…  a naso.

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