In KELTIS ogni giocatore prende 4 segnalini "quadrifoglio" piccoli e quello doppio del suo colore e li piazza nella grande pietra al centro in basso del tabellone (l'ultimo segnalino serve solo per contare i punti).

Da qui si diramano 5 sentieri composti da 9 pietre (caselle) ciascuno: ogni sentiero ha un colore diverso ed alcune pietre sono di colore più scuro perché su di esse verranno piazzate casualmente le tessere bonus.

A questo punto i giocatori ricevono 8 carte come mano iniziale e, a turno, possono giocare una carta per:

• (a) scartarla (ogni colore avrà un suo mazzetto degli scarti) e prenderne un'altra dal mazzo coperto o da uno dei mazzetti degli scarti;
• (b) giocarla per iniziare una nuova serie colorata o aggiungere carte ad una serie già esistente.

Ci sono due modi per creare una serie: il primo consiste nel posare come prima una carta di valore alto (8-9-10) per poi proseguire in modo decrescente; il secondo di giocare una carta molto bassa all’inizio (0-1-2) e poi proseguire in modo crescente.

Su ogni serie si possono giocare carte UGUALI all'ultima della fila o inferiori (nel primo caso) o superiori (nel secondo caso) ma non si possono mai giocare carte intermedie: se, per esempio, ho già in campo la serie 10-8-7-5 posso aggiungere una carta dal 5 allo 0 ma non un 9 o un 6.

Ogni carta giocata in questo modo permette di fare avanzare una delle proprie pedine sul sentiero di quel colore. Se il segnalino arriva in una casella che contiene una tessera sfrutta subito il suo bonus:

• se si stratta di una tessera "numerata" si fa avanzare il segnalino di un pari numero di caselle;
• se si tratta di una tessera "quadrifoglio" si fa avanzare un segnalino qualsiasi di 1 casella;
• se infine si tratta di una tessera "Pietra dei desideri" il giocatore la prende e la tiene fino alla fine.

Il quinto segnalino che raggiunge la parte esterna dei cinque sentieri fa terminare la partita e si possono dunque contare i punti, sapendo che la pedina doppia fa raddoppiare i PV (o le penalità). Le prime tre caselle danno infatti solo penalità (-4, -3 e -2 PV) mentre le altre offrono i punti positivi (1-2-3-6-7-10). Vince chi ha il punteggio più alto.

Due sono le "regole pratiche" da ricordare a KELTIS. La prima è che non si inizia un nuovo sentiero se non si è certi di poter eseguire almeno una serie di 4 carte (che ci garantisce un solo PV, ma almeno non si pagano penalità).

La seconda è che bisogna evitare (nei limiti del possibile) di scartare carte che possono essere prese da un avversario per prolungare una delle sue serie. Se, per esempio, un avversario ha già giocato 8-7-4-3 nel colore rosso possiamo scartare un 6 o un 5 rossi con buone probabilità che non vengano presi, ma non il 2-1-0.

Dal punto di vista "tattico" invece è sempre bene giocare il pedone doppio in una fila dove si è certi di arrivare almeno alla casella 5-6 perché il suo valore verrà raddoppiato.

 Ovviamente non sempre avremo in mano tante carte di una serie da poter prendere subito una decisione, ma con 2-3 carte alte (o basse) possiamo ragionevolmente pensare di poterne pescare un altro paio almeno e quindi iniziare la serie è già meno pericoloso.

Da non sottovalutare inoltre le carte bonus: avere, per esempio, 2 Pietre del Desidero a fine partita ci garantisce già 2 PV, mentre con 3-4-5 ne guadagneremmo 3-6-10, quindi se si ha la possibilità di raccoglierne qualcuna è bene fare avanzare la propria pedina in quel sentiero.

Le tessere quadrifoglio possono invece aiutarci a sbloccare una pedina immobile per mancanza di carte di un qualsiasi altro colore. In generale dunque conviene cercare di concentrarsi su un paio di colori e tentare di raggiungere lì la fine del sentiero per ottenere i PV più alti.

Se poi, in corso della partita, si intravede la possibilità di sbloccare anche un altro sentiero ben venga, ma partire contemporaneamente su tutti i sentieri non porta certamente alla vittoria.  

KELTIS ha vinto lo Speil des Jahres nel 2008. Io penso che all'epoca ci fossero giochi più meritevoli, ma questo è sicuramente adatto ad un pubblico più vasto ed a partite nell'ambito familiare.