IMAGE è essenzialmente un gioco di carte e di associazione di idee: ogni partecipante infatti ha a disposizione alcune carte con le quali cerca di comporre le “caratteristiche” di un personaggio noto (storico, contemporaneo, artista, politico, sportivo ecc.) che dovrà poi confermare con una carta “lettera” che porta l’iniziale dl suo cognome.

Il tabellone contiene 5 grandi zone colorate (Località, Periodo, Attività, Status e Lettere) e quattro “piste” (chiamate “Immagini”) di 8 caselle ognuna, con le ultime cinque numerate 2-4-7-10-12. All’inizio della partita vengono prese a caso dal mazzo di 112 carte le prime 10, da posare scoperte all’interno delle rispettive Zone, a disposizione di tutti. Poi ogni partecipante riceve 5 carte coperte a formare la mano iniziale.

Al suo turno il giocatore può mettere in gioco da 1 a 3 carte della sua mano ed in più può prelevare dal tabellone (e giocare immediatamente) tutte quelle che vuole. In altre parole, tutte le carte del tabellone si possono usare liberamente purché in ogni “immagine” la prima carta posata in quel turno venga dalla mano. Le opzioni disponibili sono le seguenti:

1. – Iniziare una “Immagine” giocando una carta in un “tracciato” ancora vuoto e mettendola sulla prima casella (che ha un puntino al centro, per distinguerla). È possibile iniziare anche più immagini alla volta, purché le carte di ognuna siano prese dalla propria mano.
2. – Continuare un’immagine già iniziata aggiungendo carte (di cui almeno una presa dalla propria mano). Anche in questo caso si possono mettere carte in più immagini, purché la prima di ogni gruppo provenga dalla mano.
3. – Cambiare una immagine già iniziata giocando una carta sopra un’altra già esistente della stessa categoria.
4. – Completare un’immagine quando ci sono almeno tre carte sul tracciato. Per farlo occorre una carta “lettera” giocata dalla mano o dal tabellone (ma sempre dopo aver comunque giocato sul quel tracciato una carta dalla mano). Il giocatore segna il numero di punti dell’ultima casella coperta dalla carta di chiusura (0-2-4-7-10-12 PV).

Al termine del turno il giocatore pesca carte dal mazzo per ripristinare la sua mano. La partita termina quando il mazzo di carte si esaurisce: i giocatori hanno ancora un turno a disposizione per cercare di completare altre immagini poi sottraggono al loro totale 1 PV per ogni carta “Standard” e 2 PV per ogni carta “Lettera” rimaste in mano. Chi ha il punteggio più alto vince.

Ci sono parecchi giochi che sfruttano le carte per creare dei “profili” o per indovinare dei personaggi, ma IMAGE lo fa in maniera più complessa: qui ogni giocatore ha in mente inizialmente un personaggio ben preciso che può corrispondere alle carte in suo possesso, per cui inizia la sua partita giocando quelle carte e sperando di ottenerne altre “compatibili” con il suo personaggio per allungare la “striscia” sul relativo tracciato e quindi ottenere più punti.

Ovviamente le carte “lettera” sono le più importanti: senza quella giusta (che corrisponde all’iniziale del cognome) non si può infatti completare il personaggio desiderato e quindi è preferibile iniziare una “Immagine” avendo già in mano (o vedendo sul tavolo) la lettera necessaria. Ci sono però alcune cose da tenere presente:

1. - la prima è che se ci si trova in difficoltà si può rinunciare al proprio turno e scartare da 1 a 3 carte (mettendole nelle rispettive zone del tabellone) per pescarne altre dal mazzo… incrociando le dita perché arrivino quelle necessarie;
2. – la seconda sono le “sfide”: chiunque può sfidare un giocatore (appena questo ha giocato una o più carte senza chiudere l’immagine) a rivelare il nome del personaggio scelto ed a giustificare le carte giocate. Se lo sfidato riesce a dimostrare la sua buona fede prende tutte le carte dell’immagine e segna 12 PV. Se invece non ci riesce deve scartare tutte le carte appena giocate nelle rispettive zone e perdere 6 PV;
3. – Ricordarsi che è possibile sostituire carte di un’immagine con altre dello stesso tipo (luogo con luogo, attività con attività, ecc.) in modo da sfruttare quelle rimanenti per cambiare personaggio. Questa mossa è molto “temuta” da chi sta per chiudere una sequenza, ma è anche un po’ rischiosa perché chi la effettua potrebbe non sapere giustificare tutte le carte.

Il gioco inizialmente sembra inutilmente complicato, ma dopo poche “mani” ci si accorge che invece è piuttosto interessante, anche se la grafica abbastanza “datata” rovina un po’ l’atmosfera.