Con DRAGON DELTA ci spostiamo in Cina, alla foce del fiume Dragon, dove alcuni isolotti sono abitati da pescatori del luogo: ognuno di loro deve attraversare il delta del fiume (costellato da varie rocce affioranti dalle acque) gettando delle passerelle di legno: il primo a riuscirci vince la partita, ma attenzione a non cadere, finendo in acqua, perché si deve poi ricominciare il percorso tutto da capo.

Ogni giocatore riceve sei “passerelle” (di lunghezza diversa), un pedone (il suo pescatore, da piazzare nell’isolotto di partenza che ha il suo stesso colore) e 13 carte “Azione” che dovrà usare per spostare il pescatore e contrastare l’avanzata degli avversari. Un mucchietto di dischetti grigi indica le “pietre” che saranno posate sul tabellone per sostenere le passerelle.

All’inizio di ogni turno i giocatori scelgono 5 carte dal loro mazzo e le piazzano coperte sul tavolo: poi tutti girano in contemporanea la prima carta a sinistra e, partendo dal primo giocatore, eseguono l’azione scelta:

1. Piazzare una o due pietre su altrettante rocce;
2. Posare una o due passerelle sulle pietre (ma con un massimo di tre passerelle per pietra);
3. Spostare il proprio pescatore di una o due caselle, oppure saltando un pedone avversario che si trova sul percorso;
4. Eliminare una passerella (purché non ci siano sopra dei pescatori) o una pietra (se non ha passerelle sopra);

In seguito tutti girano la seconda, terza, quarta e quinta carta e si procede come sopra. Nel mazzo di carte ci sono anche dei “draghi”, uno per ogni colore degli avversari: se giocate fra le cinque messe in tavola esse bloccano l’azione del giocatore che ha il colore del drago scoperto. Vince chi riesce ad arrivare per primo alla sua isola di destinazione.

DRAGON DELTA è un gioco molto interattivo, dove i partecipanti molto spesso si divertono di più a mettere i bastoni fra le ruote agli avversari che a raggiungere per primi l’isolotto di destinazione: quando poi uno dei pescatori si sta avvicinando troppo alla meta ecco che tutti gli altri si alleano per ostacolarlo (anche se non possono mettersi d’accordo sulle carte da giocare).

Tutti partono naturalmente posando pietre e passerelle e cercando di spostare i loro pescatori verso il centro del fiume: dal secondo turno in poi però le cose cambiano perché le passerelle cominciano ad incrociarsi ed i giocatori cercano non solo di “bloccare” (con i draghi) le mosse degli avversari, ma anche di far saltare qualche passerella “strategica” per costringere gli altri a lunghe deviazioni o a… salti in acqua.

Infatti se un giocatore non riesce a fare eseguire al suo pescatore la mossa indicata dalla carta (perché le passerelle sono occupate oppure non abbastanza lunghe per lo spostamento previsto, o anche perché non c’è nessun avversario da “saltare” e quindi la carta è nulla) purtroppo cade in acqua e nuota fino alla casella di partenza, ricominciando il suo percorso da zero.

Per tutti questi motivi spesso conviene costruire passerelle anche su percorsi alternativi in modo da avere sempre due scelte a disposizione, così se eliminano la passerella prevista per quel turno il giocatore può muovere comunque sull’altra. Un gioco divertente, “cattivo” quanto basta a tenere sempre viva l’attenzione di tutti e che spesso si conclude a sorpresa con lo scatto finale di chi non era ritenuto troppo “pericoloso” in quel turno.