L’ambientazione di CALIGULA è basata sul periodo che portò all’inizio della decadenza di Roma Imperiale e i giocatori si devono calare nei panni di alcuni Senatori intenti a tramare per uccidere l’Imperatore per sostituirlo con un loro.

Ad inizio partita vengono messe in tavola 5 mazzetti di carte “Civitas”, ognuno dei quali si riferisce ad una categoria della popolazione di Roma antica: Plebei (Carte Grigie), Legionari (Rosse), Pretoriani (blu), Tribuni (Verdi) e Nobili (arancioni). Le prime due carte di ogni pila vengono scoperte ed ognuna mostra un bonus bonus da offrire ai giocatori che la sceglieranno. Altri due mazzi (Pugio e Conjura) sono posizionati ai lati dell’Imperatore attuale (Caligola) mentre subito sotto se ne mette un ottavo con i futuri “papabili”.

Infine si mescolano e si mettono in fila 6 speciali carte “Sequentia” che serviranno a dare il… ritmo alla partita. I giocatori ricevono 1 gettone “Favor” e 6 gettoni numerati (-1, 0, 1, 2, 3, 4) per le offerte, con due gettoni extra (valore 5 e 6) messi provvisoriamente da parte

Le carte Civitas sono caratterizzate da un certo numero di caselle circolari (la cui disponibilità varia con il numero dei partecipanti), da un valore numerico (che indica quanti punti servono per poter utilizzare il bonus della carta) e da un simbolo: nero significa che il bonus verrà guadagnato da chi avrà totalizzato il maggior punteggio; rosso indica un malus con cui saranno penalizzati coloro che non sono presenti sulla carta o che hanno giocato un valore inferiore a quello richiesto; blu significa che tutti quelli che hanno raggiunto il punteggio richiesto beneficeranno del bonus,

I giocatori, a turno, mettono uno dei loro gettoni numerati (coperto) su una delle caselle di una carta a loro scelta e si continua in questo modo fino ad esaurimento dei gettoni. A questo punto essi vengono girati e, procedendo secondo l’ordine stabilito dalle carte “Sequentia”, si procede alla risoluzione di ogni “conflitto”: il giocatore o i giocatori che hanno soddisfatto le richieste della carta beneficiano allora dei suoi bonus, alcuni dei quali permettono di acquisire le carte Conjura e Pugio.

Le prime servono a dichiarare una congiura, cui si partecipa con un’asta: il giocatore che la vince diventa il “Capo” della congiura e decide quale nuovo “pretendente” indicare per il trono. Le seconde invece sono utilizzare per cercare di assassinare il vecchio Imperatore: ognuno di loro ha infatti un valore da 1 a 3 e per farlo fuori occorre un numero pari o superiore di carte “Pugio”.

Naturalmente se la congiura riesce tutti i congiurati ricevono dei Punti Vittoria (PV), ed a fine turno l’imperatore assegnerà altri PV a tutti coloro che lo hanno appoggiato. La partita finisce quando non ci sono più abbastanza carte Civitas da ripristinare quelle utilizzate e chi ha accumulato il maggior numero di Gettoni PV viene dichiarato vincitore.

La parte più interessante di CALIGULA è ovviamente quelle della Congiura: per poterla dichiarare i giocatori devono avere però accumulato qualche carta “Conjura“ ed un numero di “Pugio” sufficiente ad assassinare l’Imperatore, quindi devono aver posato intelligentemente i loro gettoni sulle carte Civitas necessarie.

Da notare che alcune di queste carte permettono anche di recuperare i gettoni di valore “5” e “6” che erano stati messi da parte all’inizio e che diventano fondamentali se si vogliono vincere certe maggioranze.

Quando un giocatore si sente abbastanza forte può dichiarare di voler eseguire una congiura e deve gioca almeno una carta “Conjura” sul tavolo: gli avversari possono decidere di fare parte a loro volta dell’operazione e di giocare lo stesso numero di carte del primo (se lo vogliono come Capo) oppure di “rilanciare” (giocando almeno una carta in più) per avere il diritto di essere loro a capo della congiura.

Una volta chiusa questa fase e deciso il Capo, questi deve indicare quale dei due “pretendenti” vorrebbe mettere sul trono e poi giocare un numero di carte “Pugio” pari o superiore al valore di difesa dell’Imperatore attuale (un grosso numero stampato sulla sua carta): gli altri congiurati devono a loro volta giocare almeno una carta “Pugio” (se vogliono avere dei PV).

Chi non faceva parte della congiura può invece giocare UNA carta Pugio in difesa dell’imperatore: ognuna di esse aumenta di un punto il valore della sua carta e rende dunque più difficile assassinarlo. Se l’imperatore viene ucciso al suo posto sarà proclamato il personaggio indicato come erede: il Capo vincitore riceve uno speciale gettone “congiura” e tutti i congiurati (Capo compreso) ricevono 1 PV. Se l’imperatore invece resta vivo nessuno guadagna PV.

Di solito conviene cercare di esser a capo della congiura se si hanno carte Pugio a sufficienza per uccidere da soli il vecchio imperatore, ma a volte basta mettersi d’accordo con gli altri congiurati per spartirsi le spoglie.

Per il resto si tratta di un gioco come tanti altri in cui si ricevono dei bonus (risorse) giocando gettoni (lavoratori): ma la fase della congiura lo rende abbastanza diverso: consigliato a gruppi di amici in cui il cinismo non è un problema… in fine dei conti per pugnalare un imperatore ci vuole un certo coraggio, no?