ANNO DOMINI: SPORT E SVAGO si riconosce dalla scatola, di colore blu e, come tutti gli altri della serie, contiene un minuscolo libretto di istruzioni e 336 carte (44x67 mm) che si distinguono dalle altre per la presenza dell’icona di un cavallo degli scacchi e un pallone.

Ad inizio partita tutti i partecipanti ricevono 9 carte e se ne mette un’altra (coperta) al centro del tavolo per rappresentare “l’anno di partenza”.

Ogni carta fa riferimento a qualche avvenimento sportivo, o atleti famosi, o giochi particolari, ecc. ma sul “fronte” non viene indicato l’anno in cui esso accadde: i giocatori, a turno, scelgono una delle loro carte, leggono il suo testo e la posano accanto a una di quelle già sul tavolo.

Se la carta è posta a DESTRA significa che il giocatore ritiene che l’avvenimento sia “posteriore” alla precedente: se è posata a SINISTRA ritiene invece che sia anteriore. È possibile anche inserire una nuova carta fra due già in tavola se si pensa che la sua data sia intermedia.

Gli avversari possono accettare la posa oppure dubitare che quell’avvenimento sia stato ben posizionato: nel primo caso il gioco prosegue in senso orario, mentre nel secondo il gioco viene sospeso per girare TUTTE le carte in tavola, Se anche una sola è fuori posto chi ha posato l’ultima carta ne deve prendere tre dal mazzo: se invece sono tutte corrette chi ha dubitato prende 2 carte aggiuntive dal mazzo.

Vince chi si libera per primo di tutte le sue carte.

ANNO DOMINI: SPORT E SVAGO è un tipico “party game” per ridacchiare tutti alle spalle degli amici: in realtà molte domande possono essere davvero su argomenti di cui si parla poco o su performances di atleti di tanti anni prima, ecc. per cui si gioca un po’ a intuito e un po’… a caso.

La cosa più intrigante resta il “dubito”: chi si decide a dubitare infatti o conosce bene tutto quello di cui si è parlato o va un po’ a caso anche lui, confidando soprattutto sul fatto che gli altri abbiamo risposto in maniera un po’ aleatoria e quindi che ci sia almeno una posa sbagliata. A volte si dubita per evitare di essere attaccati al proprio turno, magari da chi ha posato apposta una carta sbagliata per “dare addosso” in seguito ad uno degli amici/avversari.

Difficilmente si arriva alla fine “ufficiale” della partita perché spesso gli errori sono più delle giocate buone e tutti si ritroveranno a gestire più carte di quelle che avevano all’inizio, ma volete mettere il gusto di prendere in giro chi ha magari travisato una domanda o ha pensato a un atleta o un avvenimento simile avvenuto però molto tempo dopo (o prima) e ha quindi risposto in maniera davvero assurda?