WOLF PANIC è un gioco cooperativo con le carte adatto a tutti, dai 6 anni in su, e può quindi essere praticato in famiglia o come “filler” al club o con gli amici. Le carte sono divise in due da una riga verticale (tipo “domino”): ogni riquadro contiene un tipo di terreno (neve, erba, alberi, rocce) e un tipo di animale (coniglio, gufo, riccio e volpe). 8 carte, due per tipo di terreno, contengono invece un “lupo”. Ci sono infine 8 gettoni (2 per animale, lupo escluso).

Ad inizio partita tutti ricevono una carta, mentre un’altra viene tolta dal mazzo e messa in mezzo al tavolo: uno dopo l’altro i giocatori posano la loro carta accanto ad una di quelle già in tavola e ne pescano una nuova dal mazzo. C’è una sola regola da rispettare: i due tipi di terreno adiacenti devono essere diversi.

Lo scopo è quello di creare gruppi di 5 animali dello stesso tipo: ogni volta che ci si riesce si prende un gettone di quell’animale e si posa sul gruppo, che da quel momento diventa invulnerabile al Lupo. Infatti chi è obbligato a giocare una carta col Lupo deve posarla in modo che il “predatore” venga ad un altro animale (di fatto annullandolo), escludendo i gruppi già chiusi.

Il gruppo vince la partita se riesce, come minimo, a salvare gli 8 gettoni animale entro la fine del mazzo, ottenendo un giudizio di “Sufficienza”: se invece il salvataggio avviene prima che si esaurisca il mazzo si ottiene un punto in più per ogni carta rimasta, e questo fa crescere il giudizio fino ad arrivare a… “che talento!” (il massimo possibile).

Quello che colpisce in WOLF PANIC è l’estrema semplicità delle regole che tutti imparano in due minuti, ma la reale difficoltà sta nel riuscire ad ottenere una vittoria: sì perché nelle prime partite si tende a “snobbare un po’ il gioco (“troppo facile, sembra ”Domino” con l’aggiunta dei tipi di terreno” è stato il commento iniziale dei più grandi) e difficilmente si riescono a salvare più di 6-7 animali (beccandosi così il giudizio: “Ahi ahi ahi. Sbagliato!”).  

Impegnandosi tutti, dopo un paio di partite di prova si riesce ad arrivare alla “sufficienza” salvando, cioè gli otto animali, ma raramente si ottengono punti extra perché il risultato viene solitamente centrato proprio con le ultime carte rimaste in mano.

Per migliorare bisogna dunque impegnarsi a fondo, evitando la dispersione degli animali dello stesso tipo (se sono troppo lontani non potranno fare gruppo) e giocando nel modo più giudizioso possibile gli 8 lupi, alla loro uscita, per minimizzare le perdite e “mangiando” solo animali dispersi…

Divertente anche con i bambini, che vanno comunque un po’ aiutati nella scelta della posizione giusta per le carte o per il lupo.