Designer: |
Hach Hjalmar ![]() Silva Lorenzo ![]() |
Artist: | |
Edited by: |
Horrible Games ![]() |
Number of players: | 1 - 6 |
Plying time: | 30 minutes |
Users: | Da 8 anni |
Ambient: | Costruzione di strade e ferrovie |
Categorie: |
Paper & Pencil
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Mechanics: |
Throw dice and move
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Motor: |
Writing-Drawing
Dice |
Alternate names: |
Rairoad Ink: Edizione Blu Profondo
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Graphics: | 6 |
Rules: | 6 |
Pleasure: | 5 |
Luck: | 1 |
Complexity: | 2 |
BGG rating: | |
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Voto: | 7.16 |
Votes: | 13.912 |
Ranking: | #589 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | C |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
This game is not in my collection. It is listed here because I tested it or it was cited in magazines or books already inserted in the DB
I più “maturi” fra voi ricorderanno senz’altro i giochi di strade e ferrovie che si facevano usando dei fogli di quaderni di matematica (a quadretti) sui quali si disegnavano improbabili nazioni, con città da collegare tramite ferrovie, passando fiumi e montagne: in seguito giochi come DAMPFROSS (Spiel des Jahres 1984) hanno rinnovato il genere che ha ancora una folta schiera di appassionati.
Nel 2018 è stato pubblicato RAILROAD INK che ha rivisto e ripensato il gioco originale, creando delle plance personali con la superficie lavabile e su cui sono state stampate delle griglie di 7x7 quadrati: su di esse si potranno disegnare, con l’aiuto di pennarelli cancellabili, dei percorsi integrati (strade e ferrovie) da creare con l’aiuto di quattro dadi “D6” speciali.
I dadi (leggermente diversi fra loro) mostrano tratti di ferrovia in rettilineo, in curva, a “T”, misti con stazione di scambio, strade in rettilineo, in curva ed incroci. Il giocatore di turno lancia i quattro dadi e tutti devono inserire nella griglia i quattro simboli usciti: non è necessario che si proceda con un percorso unico, ma ai fini del punteggio finale valgono soprattutto le stazioni collegate (ce ne sono 12, tre per lato, equamente divise fra ferrovie e strade).
Pian piano i giocatori costruiscono il loro sistema stradale e ferroviario e collegano l’uno all’altro nelle stazioni di “scambio” (si tratta di facce del dado dove compaiono sia tratti di ferrovia che sezioni di strada, collegate fra loro tramite un “quadratino” nero). Nella parte alta della plancia personale sono indicati inoltre ulteriori 6 percorsi speciali (non presenti sui dadi), tre dei quali possono essere usati (massimo uno a turno) per completare le proprie reti.
Al termine del settimo turno la partita finisce e si calcolano i Punti Vittoria (PV): vince il giocatore con il totale più alto.
Le partite a RAILROAD INK sono abbastanza brevi (una ventina di minuti) da permettere di usare il gioco come filler prima o dopo qualcosa più impegnativo, quando resta un po’ di tempo. In questo periodo vanno molto di moda i giochi di carta e matita ed anche molti altri titoli di successo sono stati adattati a questo nuovo stile, dove si usano normalmente dei foglietti presi da appositi notes.
Nel nostro caso invece si è scelto di utilizzare una superficie su cui scrivere con dei pennarelli neri che si possono facilmente cancellare a fine partita: purtroppo la punta dei pennarelli pian piano si deteriora e si ingrossa al punto da rendere difficile la scrittura, soprattutto quella del numerino col turno in corso che dovrebbe essere indicata in ogni quadrato della griglia.
Inutile parlare di “strategia” in questo che è soprattutto un gioco “tattico” e di opportunismo: si tratta di giocarsi bene i “percorsi” usciti dai dadi sperando che successivamente essi possano essere collegati fra loro per ottenere un buon punteggio. PV che vengono assegnati in questo modo:
“Railroad Ink” è fornito in due versioni: Deep Blue (quello da me provato) e Blazing Red (che aggiunge due dadi speciali) ed è adatto ad un largo pubblico, ma personalmente preferisco di gran lunga sia il nostro vecchio gioco di carta e matita (ho scoperto che in Inghilterra ancora vedono dei fogli appositi con paesaggi e obiettivi vari) sia titoli come DAMPFROSS, che propone 4 diverse mappe, tutte coperte da uno strato trasparente lavabile e su cui si segnano le ferrovie usando pastelli colorati a cera.
Le Strade d’Inchiostro si colloca in quello che potremmo definire il periodo dei Roll and Write, ovvero appartenente a quel filone di titoli che combinano il lancio di dadi ad una plancia o ad un semplice foglio di carta sul quale annotarne il risultato in qualche maniera: il giocatore viene tipicamente messo davanti a delle scelte su come impiegare il risultato dei dadi di turno in turno.
Uno degli esempi più classici è sicuramente il nominato Kennerspiel des Jahres Ganz dello scorso anno Ganz Schon Clever, ma molti titoli successivi hanno cercato di personalizzare questa base di partenza aggiungendo qualche elemento innovativo.
Le Strade d’Inchiostro ci presenta la sua interpretazione del genere con la creazione di reti di percorsi su griglia da combinare tra loro al fine di ottenere il maggior numero di punti possibile. Il titolo è pensato per 1-6 giocatori, con una durata indicativa di 30 minuti.
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