Pandemic: On the Brink (2009)
My evaluation:
Designer: Leacock Matt
Lehmann Thomas
Artist: Cappel Joshua
Moulun Régis
Edited by: Z-Man Games
Number of players: 2 - 5
Plying time: 60 minutes
Users: Da 10 anni
Ambient: Espansione di Pandemic
Categorie: Co-operative Games
Mechanics:
Motor: Cards
Expansion of: Pandemic
Components: See the components
Graphics: N.A.
Rules: N.A.
Pleasure: N.A.
Luck: 2
Complexity: 4
BGG rating:
Voto: 8.04
Votes: 17.771
Ranking: N.A.
Rating on Magazine
Ilsa: N.A.
Plato: N.A.
Spielbox: N.A.
Win Magazine: N.A.

Description

Quando PANDEMIC venne pubblicato nel 2008 sollevò una incredibile serie di discussioni fra chi criticava la scelta di “giocare” su un tema così delicato e chi entusiasticamente approvava sia l’argomento che la meccanica: si tratta di un cooperativo puro abbastanza semplice da essere imparato facilmente, ma al contempo sufficientemente complesso (se si vuole battere il sistema) da richiedere una grande attenzione da parte di tutti. Il suo successo immediato ha poi portato alla pubblicazione di una lunga serie di espansioni ma il sottoscritto (che non è un gran fan dei giochi cooperativi) ha acquistato solo la prima (On the Brink) che completava perfettamente la scatola di base.

Dopo aver steso il tabellone sul tavolo i giocatori si suddividono i “ruoli” (Medico, Ricercatore, Scienziato, Spedizioniere ed Esperto Operativo) e prendono alcune carte “Luogo” in mano. Le restanti carte vengono divise in mazzetti e in ognuno si inserisce una carta “Epidemia”. Le carte “Diffusione delle Epidemie vengono messe sul tabellone nello spazio apposito.

I turni hanno sempre la stessa struttura, ed ogni giocatore può:

  1. -  Eseguire fino a 4 azioni: muovere il suo pedone (con vari mezzi), costruire un centro ricerche, scoprire una cura, trattare una malattia (per ridurne l’influenza), guarire completamente una malattia, scambiare carte con gli altri, ecc.
  2. – Pescare due nuove carte da aggiungere alla sua mano: fra esse ci sono delle carte “Evento” che possono aiutare l’equipe, ma ogni mazzetto ha anche una carta Epidemia che fa salire il livello della pandemia;
  3. – Pescare carte “Diffusione dell’Epidemia” il cui numero dipende dal livello di infezione raggiunto in quel momento: ogni carta mostra una città e su di essa va aggiunto un cubo dello stesso colore della carta (giallo, rosso, blu o nero). Se su una città viene posato il QUARTO cubetto l’epidemia scoppia e si propaga a tutte le città collegate, con la possibilità di farne esplodere altre… a catena.

I giocatori devono concordare ad ogni turno come “muoversi” e quali obiettivi raggiungere per primi: il loro scopo è quello di tenere le varie epidemie sotto controllo (eliminando cubi nelle città che ne hanno già troppi) per evitare che esse “esplodano”, ma accumulando nel frattempo le carte necessarie per stroncarle definitivamente. Questo avviene se viene scoperto il “vaccino” per ognuna delle quattro malattie (gialla, rossa, blu e nera).

In tal caso il Gruppo vince la partita e magari può ripartire aumentando un po’ il livello di difficoltà. La partita invece è persa se:

  1. – Non ci sono più cubi del colore richiesto da una carta epidemia;
  2. – Scoppia l’ottava epidemia;

– Il mazzo delle carte “Luogo” si esaurisce. 

Comment

Questa prima espansione PANDEMIC: ON THE BRINK, aggiunge parecchie novità al gioco base e lo completa in maniera perfetta, quindi è assolutamente consigliato a tutti coloro che hanno apprezzato PANDEMIC. In particolare vengono aggiunti nuovi ruoli (e dunque vengono fornite nuove carte e nuove pedine per tutti i personaggi), entra in ballo una quinta malattia (viola), si aggiungono 8 carte “Evento” e 8 carte “Epidemia Virulenta” (aumentando la difficoltà del gioco), ecc. Una cosa davvero interessante è la fornitura di 6 contenitori tondi di plastica trasparente (per i cubetti) esattamente uguali a quelli usati per le “”colture batteriologiche” dei laboratori: un piccolo “tocco” di classe.

La prima cosa da decidere giocando a PANDEMIC è il livello di difficoltà: nel gioco base questa decisione consiste nel preparare un diverso numero di mazzetti “Luogo”: 4 per il gioco di livello facile, 5 per quello intermedio e 6 per il difficile. Questo significa che ci saranno 4-5-6 carte “Epidemia” nel mazzo da cui i giocatori pescano le loro carte e che quindi il livello della pandemia si innalzerà più in fretta.

La seconda indispensabile azione è la riunione fra i giocatori all’inizio di ogni turno, quando bisogna concoirdare “chi” fa “cosa” e “dove” in modo da ottenere la massima efficienza e ridurre il più rapidamente possibile la consistenza delle malattie nelle varie città: e qui i ruoli assumono una grande importanza:

  1. – Medico: Elimina tutti i cubi di una città (e non solo uno per azione utilizzata come accade agli altri membri del gruppo);
  2. – Ricercatore: può “passare” le sue carte ad un altro giocatore che si trova nella

sua stessa città. Questo permette di trovare più rapidamente la cura ad ogni malattia;

  1. – Scienziato: Scopre la cura di una malattia con sole 4 carte (invece delle cinque necessarie agli altri) purché siano ovviamente tutte dello stesso colore;
  2. – Spedizioniere: può muovere un qualsiasi pedone sul tabellone come se fosse il suo;
  3. Esperto delle Operazioni: permette di costruire un centro di ricerca nella città in cui si trova e da lì può spostarsi in una qualsiasi città giocando una carta con quel nome.

È dunque chiaro che non si può giocare a caso ma che ognuno deve specializzarsi nel suo ruolo ed essere mandato dove può ottenere i migliori risultati: il medico dovrà raggiungere le città con maggiori infezioni per eliminare tutti i cubi ed impedire che l’epidemia esploda e si propaghi; lo scienziato sarà solitamente quello a cui il ricercatore passerà le carte necessarie a debellare una epidemia; lo spedizioniere accelererà i movimenti dei personaggi verso i luoghi più in pericolo, ecc.

L’unico “neo” di questo gioco è che si presta alla nascita del cosiddetto “giocatore alfa”, cioè di colui che si arroga il diritto di decidere le azioni di tutti impartendo i suoi ordini: questo può anche funzionare in un gruppo che accetta questa attitudine, ma se fra i partecipanti c’è qualcuno a cui piace una maggiore indipoendenza si può arrivare anche allo scontro e rovinare così a tutti la partita. Il bello di questo titolo è infatti proprio il momento in cui TUTTI INSIEME si fanno delle proposte per il turno che sta per cominciare e si arriva ad una strategia comune che permette a ciascun partecipante di concentrarsi sul suo ruolo e sul come ottenere l’obiettivo che gli è stato assegnato.

Reviews on magazines:

Magazine Number Year Title Page Writer Type
ILSA Magazine 23 2013 Sotto la lente 22 Pierobon Lucio Recensione dettagliata
Spielbox 2010/1 2010 At a glance 36 Schrapers Harald Recensione breve
WIN The Game Journal 414 2010 Diseases everywhere 13 Schranz Isabella Recensione dettagliata
Plato 69 2014 Virus resilient 50 Doyen Olivier Recensione breve
WIN The Game Journal 482 2015 Played for you 28 Recensione breve

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