Designer: |
Warsch Wolfgang
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Artist: |
Schiffer Leon
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Edited by: |
Devir Games
Schmidt Spiele Stronghold Games |
Number of players: | 1 - 4 |
Plying time: | 30 minutes |
Users: | Da 8 anni |
Ambient: | Fare punti utilizzando combinazioni di dadi |
Categorie: |
Hazard-Bluff-Bids
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Mechanics: |
Combinations-Line up
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Motor: |
Dice
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Alternate names: |
That's Pretty Clever
Ganz Schon Clever |
Components: | See the components |
Graphics: | 6 |
Rules: | 6 |
Pleasure: | 7 |
Luck: | 5 |
Complexity: | 2 |
BGG rating: | |
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Voto: | 7.57 |
Votes: | 24.113 |
Ranking: | #172 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.A. |
OPTIMUS (Ganz Schon Clever è il titolo originale in tedesco e That’s Pretty Clever in inglese) è un gioco della categoria “Roll & Write” (lancia i dadi e scrivi) che va tanto di moda in questo periodo: anche qui il giocatore di turno lancia i dadi e ne sceglie fino a tre, riempiendo altrettante caselle sul suo foglietto segna-punti, ma i suoi avversari hanno anch’essi la possibilità di usare uno dei dadi che non sono stati scelti.
Le regole di base sono molto semplici: il giocatore di turno lancia i sei dadi (giallo, verde, blu, arancione, viola e bianco) e ne sceglie uno da posizionare sul suo foglietto in una casella appositamente studiata: poi marca il numero segnato sul dado in una delle cinque griglie che sono stampate sul segnapunti. Il dado bianco si usa come jolly per i colori giallo, verde, arancione e viola, o come valore aggiuntivo per il dado blu.
A questo punto il giocatore mette da parte tutti i dadi di valore “inferiore” a quello da lui scelto e rilancia quelli rimasti scegliendone un secondo e marcando i punti come abbiamo visto sopra e scartando al solito i dadi di valore inferiore. L’operazione si ripete una terza volta (naturalmente se restano dadi giocabili). I dadi via via scartati restano al centro del tavolo e sono utilizzati dagli avversari dopo che il primo ha terminato le sue scelte: ognuno infatti ne può scegliere uno (ed uno solo) marcando il relativo punteggio sul suo foglietto.
Ogni griglia ha una sua regola specifica:
Una partita dura da quattro a sei turni (in base al numero dei giocatori) e viene vinta da chi riesce ad ottenere il punteggio più alto (sul retro di ogni foglio c’è una tabella riassuntiva per segnare i punti dei vari colori).
Partecipare alla prima partita di OPTIMUS è un po’ sconcertante perché non si ha la più pallida idea di quale … strada intraprendere per marcare i propri punti: poi, giocando, ci si rende conto che tutte le griglie hanno i loro aspetti positivi ma che difficilmente si vince la partita se non ci si concentra soprattutto su 2-3 colori, pur senza trascurare completamente gli altri.
Tanto per dare un’idea (e senza considerare i bonus) la griglia “gialla” può arrivare a 60 PV, la blu a 56 PV, la verde a 66 PV, l’arancione e la viola ad un massimo di 66 PV (se si marcano solo i “6” su ogni casella). Sapendo che è praticamente impossibile ottenere sempre un “6” con il dado viola ed arancione è ragionevole pensare di concentrarsi in primis sulla tabella verde e subito dopo sulla gialla e la blu, mettendo sulle due “scartate” qualche punto quando non si può fare altro. Poi però si nota che la pista viola è imbottita di bonus e si comincia a pensare che non sarebbe male tenerla comunque in considerazione…
Questi “bonus” sono di vario tipo:
È possibile però utilizzare i bonus (4) e (5) solo un massimo di 7 volte.
In linea di massima il giocatore di turno cercherà di utilizzare un numero basso nel primo lancio, uno intermedio nel secondo e deciderà cosa prendere al terzo lancio in base anche a quello che potrebbero fare gli avversari con i dadi rimasti: per fare un esempio è consigliabile non lasciare mai il dado blu o il bianco nella riserva comune per impedire agli altri di marcare caselle BLU fuori turno, ecc.
Chi ama i giochi di questo tipo troverà in Optimus qualche regola innovativa che serve a rinfrescare una categoria di giochi un po’ troppo sfruttata: d’altra parte l’autore, Wolfgang Warsch, nonostante sia in campo da un paio d’anni solamente è già stato pluri-decorato con vari tipi di premi, quindi ci si poteva spettare qualcosa di diverso.
Il vero outsider dell’anno allo Spiel des Jahres 2018 (l’Oscar tedesco del gioco da tavolo) è stato Ganz Schön Clever, che tradotto in italiano suona come: “molto intelligente”.
Se la nomination di un gioco come The Mind non ha sorpreso più di tanto gli addetti ai lavori, perché l’editore aveva già fatto “centro” in passato con un altro titolo simile (The Game) e un cooperativo così meta-ludico (e appassionante) e semplice non s’era mai visto prima, ha lasciato invece tutti di stucco l’inserimento nella terna finalista della sezione per esperti (il cosiddetto “kennerspiel”) di un gioco di dadi in una confezione tascabile. Tra l’altro, nel momento in cui scriviamo Ganz Schön Clever è stato pubblicato solo in lingua tedesca e francese, e non è neppure di facilissima reperibilità.
Insomma… questi giurati si erano bevuti qualche boccale di buona dunkelweiss bavarese per fare una scelta -apparentemente- così azzardata e “di nicchia”?
Dobbiamo ammettere che, davanti a questo sfizioso interrogativo, non abbiamo resistito alla tentazione di provarlo e… dopo una cinquantina di partite in poco più di una settimana ci siamo ritrovati a concordare pienamente con loro!
Follows on balenaludens.itMagazine | Number | Year | Title | Page | Writer | Type |
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