Designer: |
Chircop David ![]() |
Artist: |
Artun Yusuf ![]() |
Edited by: |
Mighty Boards ![]() Cranio Creations ![]() |
Number of players: | 1 - 4 |
Plying time: | 120 minutes |
Users: | Da 14 anni |
Ambient: | Costruire un villaggio e la sua chiesa |
Categorie: |
Development-Increase
Economy-Industry-Trade |
Mechanics: |
Workers placement
To place tiles, pawns, etc. |
Motor: |
Use of different resources, pawns, special pieces
Money-Banknotes |
Components: | See the components |
Graphics: | 8 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 7 |
Luck: | 1 |
Complexity: | 4 |
BGG rating: | |
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Voto: | 6.85 |
Votes: | 2.439 |
Ranking: | #2326 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
Con HAMLET ci trasferiamo in un piccolo centro abitato di campagna e dobbiamo trasformarlo in un villaggio vero e proprio, con tanto di chiesa: ognuno di noi collaborerà allo sviluppo, costruendo nuovi edifici e facendo entrare in gioco vari artigiani, ma non si tratta di un gioco cooperativo. Al centro del tavolo si posiziona una piazza su cui sorgerà la chiesa: ed è in questa piazza che verranno messi un segnalino Lavoratore ed un Mulo per ogni partecipante.
All’inizio vengono accostate alla piazza alcune tessere “edificio” ben precise, ognuna delle quali offre un’azione specifica: dal “Taglialegna”, per esempio, si ottiene il legno (cubetti marroni), la “Fattoria” offre grano (cubetti bianchi), nella “Cava” si trovano le pietre, al mercato si possono vendere o acquistare risorse, al Municipio infine si ottengono i “progetti” (tessere) per le nuove costruzioni.
I lavoratori muovono liberamente da un edificio all’altro del villaggio, purché siano collegati da strade ininterrotte: nel corso della partita si possono aggiungere nuove tessere (purché sia state precedentemente acquisite come “progetto”), mettendole adiacenti alla casella in cui si trova il lavoratore e pagando le risorse richieste. Per portare queste risorse nel posto della costruzione bisogna utilizzare i muli, facendo una “catena” che unisca la (o le) tessere che producono le risorse a quella che dobbiamo costruire. In questo modo, in pochi turni, il villaggio prenderà forma e si potrà anche iniziare la costruzione della chiesa, formata da 5 diverse tessere da montare una dopo l’altra e il cui costo è abbastanza elevato, dunque necessita di un villaggio ben sviluppato.
Quando l’ultima tessera della chiesa viene aggiunta al tabellone la partita finisce e si conteggiano i Punti Vittoria (PV) in base a quanto guadagnato durante il gioco e alle costruzioni installate.
HAMLET non è un gioco per neofiti perché richiede una costante programmazione delle azioni dei propri Lavoratori e il posizionamento ottimale dei muli per avere sempre la possibilità di raggiungere il maggior numero di risorse possibile. Ogni partecipante parte con un Lavoratore ma può acquisirne altri 3 durante la partita: allo stesso modo ognuno riceve solo un mulo all’inizio, ma può comprarne altri cinque.
I soldi a disposizione sono pochi e per ottenerne altri bisogna mandare un lavoratore nei siti di produzione “incompleti”: ognuno può accogliere TRE cubetti, e solo se ce sono di meno il lavoratore può aggiungere quelli mancanti e incassare le monete indicate: dunque se un sito ha tutti i cubetti non può essere sfruttato in questo modo, ma le sue risorse saranno trasportate (con i muli) per creare nuove costruzioni.
È bene cercare di avere sempre delle buone comunicazioni (strade) in modo da riuscire ad arrivare ovunque sia necessario: a volte però non è possibile collegare due tessere, allora si possono costruire dei “ponti” (del colore del giocatore che lo piazza sul tabellone).
La sequenza di gioco specifica che per prima cosa si devono muovere i muli (che però possono anche restare fermi nella loro posizione) e poi i Lavoratori i quali, arrivati nella tessera di destinazione, devono scegliere se ”attivarla” (ottenendo prodotti finiti di più alto valore, da usare per le costruzioni più impegnative o per la chiesa), oppure se costruire una nuova tessera adiacente o installare un ponte.
La cosa più… complessa da imparare è quella del trasporto risorse: queste infatti non vengono accumulate sotto forma di segnalini o altro, ma devono essere prelevate dai siti di produzione al momento dell’utilizzo (sempre che ci siano cubetti o prodotti finiti disponibili) e passati da un mulo all’altro del proprio colore fino alla destinazione d’uso.
Gioco interessante e niente affatto scontato.
Hamlet è un gioco da tavolo competitivo, in Italia grazie a Cranio Creations, in cui da 1-4 giocatori si trovano a “collaborarEcompetere” costruendo edifici in un villaggio con un’economia emergente.
Guadagnando denaro e facendo consegne, tutti contribuiscono alla costruzione del maggior sito di interesse di Hamlet: la Chiesa. Ma solo uno alla fine… “potrà trionfar” (citazione per i nostalgici!).
I materiali di Hamlet sono di buona qualità e anche nella versione retail il colpo d’occhio del tavolo apparecchiato è veramente notevole: le tessere multiforma e i segnalini sono in cartoncino spesso e resistente, mentre il resto dei componenti in dotazione ai singoli giocatori sono meeple sagomati e ottagoni (risorse) in legno.
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