| Designer: |
Werner Wolfgang
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| Artist: |
Fuhrmann Carsten
Korschofski Robert |
| Edited by: |
Bambus Spielverlag
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| Number of players: | 3 - 4 |
| Plying time: | 60 minutes |
| Users: | Da 10 anni |
| Ambient: | Fare azioni buone o cattive a seconda della trasformazione |
| Categorie: |
cards
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| Mechanics: |
Trick Games
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| Motor: |
Cards
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| Components: | See the components |
| Graphics: | 6 |
| Rules: | 5 |
| Pleasure: | 6 |
| Luck: | 3 |
| Complexity: | 2 |
| BGG rating: | |
|---|---|
| Voto: | 6.76 |
| Votes: | 523 |
| Ranking: | #5541 |
| Rating on Magazine | |
|---|---|
| Ilsa: | N.A. |
| Plato: | N.A. |
| Spielbox: | N.A. |
| Win Magazine: | N.A. |
DR. JEKYLL & MR. HYDE è un gioco di carte un po’ particolare che si gioca a squadre: una rappresenta Jekyll e l’altra Hyde. Le 28 carte sono equamente divise fra i due personaggi e il loro dorso permette a tutti i partecipanti di vedere quante ne possiedono gli altri di ogni tipo. Le carte sono divise in:
Al proprio turno è possibile effettuare una delle seguenti azioni:
Quando tutti hanno posato una carta il turno finisce e la squadra ha usato quella di livello più alto (Jekyll o Hyde) incamera tutto. Poi si ricomincia e si continua in questo modo fino a che non sono state effettuate tutte le sette prese. Si passa allora al conteggio dei punti:
Il totale ottenuto viene moltiplicato per la somma dei moltiplicatori raccolti, ottenendo il risultato finale: la squadra con il totale più alto vince.
La prima partita a DR. JEKYLL & MR. HYDE può lasciare un po’ perplessi per il modo con cui vengono giocare le carte, visto che, al nostro turno, possiamo posarne una della nostra mano o chiedere ad un altro di usare una delle sue. Dopo una partita o due si comprende però lo scopo di questa regola, soprattutto se riuscite a memorizzare le carte “luogo” già giocate (o, per lo meno, quelle di più alto valore).
Si usa dunque il “Livello” dei personaggi per vincere la presa, soprattutto quando ci sono carte interessanti in tavola, e si usano i luoghi per fare più punti possibile, senza dimenticare che i “moltiplicatori” diventano fondamentali per il punteggio finale.
A volte conviene far giocare tutte le carte di un tipo ad un avversario, il quale poi non avrà più scelta in mano quando toccherà a lui, oppure dovrà chiedere ad un altro di usare una delle sue, perdendo però il controllo.
Non si tratta di un “capolavoro”, ma di un giochino intelligente al quale si può ricorrere ogni tanto quando si vuole qualcosa di un po’ “diverso”.