Bakerstreet (2003)
My evaluation:
Designer: Casasola Merkle Marcel André
Artist: Casasola Merkle Marcel-André
Riga Claudia
Edited by: Ravensburger Spieleverlag GmbH
Number of players: 2
Plying time: 30 minutes
Users: Da 10 anni
Ambient: Trovare indizi per formare una combinazione di lettere
Categorie: cards
Mechanics: Majorities
Motor: Cards
Components: See the components
Graphics: 6
Rules: 6
Pleasure: 6
Luck: 4
Complexity: 3
BGG rating:
Voto: 5.6
Votes: 291
Ranking: N.A.
Rating on Magazine
Ilsa: N.A.
Plato: N.A.
Spielbox: N.A.
Win Magazine: N.A.

Description

BAKER STREET è un semplice gioco di carte dove si devono ottenere delle maggioranze per arrivare all’obiettivo, e cioè avere una sequenza di 7 lettere dell’alfabeto. Il tutto è stato “mascherato” da gioco di “inchiesta” tirando in ballo, pur senza citarlo, il famoso inquilino del 221B di Baker Street: Sherlock Holmes.

La scatola contiene tre mazzi di carte:

  1. - due identici (uno per giocatore) che contengono varie serie di carte numerate da “0” a “5”, su alcune delle quali sono stati anche aggiunti dei simboli speciali;
  2. - uno degli “indizi” su cui sono stampate le lettere dell’alfabeto da “A” a “T” (ripetute due volte) e dei disegni di “indizi” reali, ad uso esclusivamente coreografico: pugnale, lente d’ingrandimento, guanti, gemme, candeliere, ecc.

Le carte indizio vengono posate in tavola in cinque mazzetti di otto carte ciascuno. Invece i giocatori prendono uno dei due mazzi “detective” a testa, lo mescolano bene e lo posano coperto sul tavolo, prelevando le prime tre carte a formare la loro “mano” iniziale. Poi, a turno, eseguono, una dopo l’altra, le seguenti azioni:

  1. – Posare una carta, coperta, a fianco di un mazzetto degli “indizi”;
  2. – Pescare una carta dal mazzo per ristabilire la mano di 3 carte;
  3.  - Fare un’offerta: ovvero cercare di valutare quanti punti possano contenere in totale le sei carte che i due avversari hanno in mano e dichiararlo ad alta voce.

L’avversario può accettare la dichiarazione e, a sua volta, eseguire la stessa trafila, posando una carta, pescandone un’altra e facendo una dichiarazione di valore SUPERIORE a quella precedente. In alternativa l’avversario può rinunciare al suo gioco e “dubitare” della dichiarazione del primo giocatore: in questo caso entrambi scoprono le loro carte e si fa la somma dei punti di tutte e sei:

  1. – se il totale è inferiore alla cifra annunciata il dichiarante perde;
  2. – se il totale è uguale o superiore alla cifra annunciata il dichiarante vince.

Il vincitore ha ora il diritto di indicare uno dei mazzetti “indizi”:

  1. – se il mazzetto non ha carte detective al fianco il giocatore lo prende, sceglie una delle carte e lo rimette a posto:
  2. – se il mazzetto è affiancato da carte “Detective” esse vengono scoperte una alla volta e chi ha il totale più alto vince la sfida e sceglie una carta Indizio”.

Tutte le carte detective scoperte (dalla mano e dai mazzetti) vengono scartate, poi si ricomincia tutta la trafila pescando tre nuove carte a testa, ecc. La partita finisce immediatamente quando un giocatore riesce ad accumulare 7 carte in ordine alfabetico e senza salti (ad esempio B-C-D-E-F-G-H).

Comment

Dalla descrizione fatta sopra si deduce che BAKER STREET è davvero un gioco semplice e adatto a tutti, purché conoscano i numeri da “0” a “5”: tuttavia non abbiamo ancora parlato di un’altra caratteristica di alcune carte che permette di dare più incertezza alle partite, seppure al costo di un pizzico di aleatorietà in più. Queste variazioni vengono causate dai disegni stampati sulle carte:

  1. – Mano – Questo simbolo indica che la valutazione si deve arrestare dopo aver raccolto e conteggiato questa carta: come dicevamo sopra quando un giocatore vince una sfida ed indica un mazzetto degli indizi le carte “detective” accumulate al fianco vengono esaminate una ad una. Se compare una “mano” il conteggio si arresta e le altre carte restano (coperte) di fianco a quel mazzetto;
  2. – Moltiplicatore – Se su una a più carte dello stesso colora compare il simbolo “x2” il valore dei punti di quel colore raddoppia (indipendentemente da quante carte “raddoppio” sono state giocate);
  3. – Freccia – Se su una o più carte appare una freccetta, dopo avere assegnato la carta indizio del mazzetto scelto si passa al successivo (in senso orario) e si esamina anche quello, assegnando un altro indizio. Se anche qui appare una “freccetta”, si continua con quello successivo, ecc.

Queste tre “regolette” ovviamente cambiano di molto il gioco: ai giocatori conviene infatti distribuire le carte “grosse” (4 e 5) in mazzetti diversi perché se dovesse apparire qualche carta con le “freccette” che obbliga esaminare anche il mazzetto successivo si potrebbe vincere una carta indizio extra.

Le carte “STOP” hanno un ruolo ancora più importante: quando le dichiarazioni cominciano a salire un po’ troppo giocare uno stop su un mazzetto significa bloccare tutte le carte sottostanti ed avere gradi chances di vincere la sfida, quindi è bene utilizzarle su mazzetti di cui si conosce già l’elenco delle lettere per andare a cercare quella che manca ed allungare o completare la propria sequenza.

In conclusione Baker Street non ci offre nulla di veramente nuovo: maggioranze e dichiarazioni al rialzo sono infatti la meccanica di base di tanti altri giochi. Tuttavia si tratta di un gioco “leggero” che può essere praticato in famiglia senza nessun problema di spiegazioni lunghe o noiose e senza la necessità di fare elaborate programmazioni.

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