Designer: |
Hazlett Tom ![]() |
Artist: |
???
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Edited by: |
The Avalon Hill Game Company ![]() |
Number of players: | 2 |
Plying time: | 120 minutes |
Users: | Wargamers |
Ambient: | Alessandro il Grande invade l'India: battaglia sul fiume Idaspe (326 AC) |
Categorie: |
Wargame
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Mechanics: |
Wargames with alternate turns
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Conflict scale: | Tactic |
Armies: |
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Historical period: | Antiquity |
Motor: |
Combats using dice
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Expansion of: |
Alexander the Great (AH) |
Components: | See the components |
From Magazine: |
The General
Number: Vol 12-4 Printed by: The Avalon Hill Game Company |
Graphics: | 7 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 8 |
Luck: | 3 |
Complexity: | 4 |
BGG rating: | |
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Voto: | 0 |
Votes: | 0 |
Ranking: | N.A. |
Quando fu pubblicato dall’Avaon Hill, nell’ormai lontanissimo 1974, ALEXANDER THE GREAT non passò inosservato, soprattutto perché era veramente innovativo in tanti punti: forse non tutti sanno che l’autore era un certo Gary Gygax (sì, proprio il creatore di Dungeons & Dragons) ancora … alle prime armi
Innanzitutto la mappa del sito della battaglia (Gaugamela o, se preferite, Arbela) è coperta da una griglia di esagoni molto più grossi di quelli utilizzati fino ad allora (ben 28 mm di diametro) e la ragione è molto semplice: fra i counters figurano infatti le “Falangi” greche e macedoni, dei counters quadrati molto più grossi delle unità standard dell’epoca (20x20 mm).
Poi viene introdotto il concetto di movimento “realistico”: le unità non possono dunque muoversi a piacere sulla mappa, come era stato fatto fino a quel momento, ma sono autorizzate a fare solo pochi cambiamenti di direzione “gratuiti”, quindi per riposizionarsi in maniera importante devono spendere dei Punti Movimento extra. Diventa dunque abbastanza complicato far rientrare nei ranghi unità che si sono spinte troppo avanti.
Nasce poi il concetto di attacchi “differenziati”: tutte le unità hanno ormai tre valori di combattimento: il primo (“di fronte”) è quello usato per tutti gli attacchi e per difendersi dai nemici che affrontano le unità faccia a faccia; il secondo (“di fianco”, molto più basso) viene usato se il nemico attacca ai due fianchi dell’unità con almeno una delle sue; il terzo (“alle spalle”, il più basso di tutti, e per alcune unità valeva addirittura “zero”) si usa per attacchi diretti all’esagono esattamente dietro l’unità.
È stato perfezionato anche il concetto di “Eliminazione Automatica”: se un’unità viene attaccata con rapporti di forza di 7:1 o superiori non si effettua neppure la risoluzione del combattimento. Inoltre diventa possibile perfino passare attraverso l’esagono dell’unità ormai eliminata per attaccarne altre alle spalle, scardinando un’intera sezione della linea. Questo è reso possibile dal fatto che in questo gioco non esistono Zone di Controllo di nessun tipo, quindi le unità possono “scorrere” adiacenti a quelle nemiche senza doversi fermare. Anche i combattimenti sono facoltativi e quindi spesso si cerca un punto debole dell’avversario attaccandolo con le forze più importanti mentre le unità minori si portano adiacenti al nemico come “schermo” e con lo scopo di limitarne l’operatività.
Infine viene usata una scala per misurare il “morale”: ogni unità persa causa infatti una riduzione temporanea del morale amico ed un aumento (più basso) di quello nemico. A fine turno il risultato finale viene indicato con due marcatori su una tabella divisa in quattro scaglioni: ad ogni scaglione corrisponde una tabella dei combattimenti che favorisce progressivamente il giocatore che ottiene alla lunga i risultati tattici migliori. Questo ovviamente costringe i due avversari a cercare in tutti i modi di fare perdite al nemico per farlo scendere nello scaglione più basso, oppure per cercare di risalire in quello più alto vincendo alcuni scontri sul campo.
Questa variante BATTLE OF THE HYDASPES fu pubblicata all'interno della rivista THE GENERAL (Vol12 n° 4) utilizza la mappa ed il regolamento di basde di ALEXANDER THE GREAT. Le unità invece dovevano essere ritagliate dall'inserto della rivista. Esisteva anche un kit amatoriale (creato da un appassionato giocatore) dove tutte le unità erano già montate su cartone più spesso: le unità che vedete in questo sito sono effettivamente quelle del kit.
Le considerazioni fatte per Arbela restano valide anche in questa varante che però vede una lunga fila di elefant indiani schierai davanti a delle Falangi meno forti di quelle viste in ALEXANDER THE GREAT, e questo significa che il giocatore indiano, giocando con accortezza, ha la possibilità di fare come la sua controparte storica e respinere l'invasione macedone.