Autore: |
Hooper Luke ![]() Segura Del ![]() Larson Michael ![]() |
Artista: | |
Editore: |
Iello ![]() |
Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Colpire il Faraone nemico con un raggio laser che rimbalza sugli specchi |
Categoria: |
Astratto
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
Colpo d'occhio Riflessione |
Motore: |
Cattura pezzi
Logica-Ragionamento |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 9 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.5 |
Votanti: | 2.755 |
Classifica: | #2503 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
KHET è un gioco realizzato in maniera davvero interessante e con una meccanica piuttosto innovativa: se è vero infatti che i due avversari devono muovere i loro pezzi su un tavoliere a griglia 8x10 quadrati per cercare di eliminare il “Faraone” avversario, tuttavia, e contrariamente alla maggior parte dei giochi simili, qui non si catturano i pezzi nemici andandoci sopra, ma si eliminano con un “raggio laser” (una lucina rossa che esce dai due lati del tavoliere)..
Sulla maggior parte dei pezzi è montato uno specchio che devia il “raggio laser” facendogli cambiare la direzione di 90°: se al termine dei vari “rimbalzi” il raggio colpisce un pezzo non protetto dallo specchio quest’ultimo viene eliminato. La disposizione iniziale è indicata sulle regole e naturalmente non consente alcuna eliminazione: tutti i raggi infatti finiscono contro il bordo esterno del tavoliere: si può inoltre scegliere il setup fra varie possibilità.
Al suo turno il giocatore può spostare uno dei suoi pezzi in una casella adiacente (diagonali comprese) oppure può ruotarlo di 90° (per deviare il raggio nella direzione voluta): poi deve premere il pulsante del “raggio laser” e scoprire dove va a finire la lucetta rossa: se tocca una parete esterna non succede nulla, ma se colpisce una superficie non protetta da uno specchio quel pezzo viene eliminato.
Vince chi riesce a colpire ed eliminare il Faraone avversario.
In KHET ci sono quattro tipi di pezzi per ogni giocatore (di plastica rossa e grigia): un “Faraone” (chi lo colpisce vince la partita), quattro “obelischi” (il cui unico scopo è quello di proteggere il Faraone assorbendo il laser), sette piramidi con due superfici opache ed uno specchio in diagonale, ed infine due Djed (che hanno uno specchio sui due lati della diagonale e naturalmente nessuna superficie opaca). I due obelischi possono impilarsi l’uno sull’altro (e muovere insieme), mentre i Djed possono scambiare il loro posto con un pezzo adiacente, oppure possono muovere come gli altri.
Prima di spostare o di girare un pezzo bisogna valutare bene le conseguenze della mossa, non solo in senso “aggressivo” (per cercare di colpire un pezzo avversario), ma anche facendo attenzione a non “scoprirne” involontariamente uno dei propri: nelle prime partite quest’ultimo è l’errore più comune perché i giocatori si concentrano soprattutto sulla preparazione di un attacco e trascurano un po’ la loro difesa.
I due raggi escono dai vertici opposti del tavoliere ma la disposizione iniziale in campo è fatta in modo che colpiscano la parte esterna rimbalzando su diversi specchi: quindi il rischio di essere colpiti è minimo nei primissimi turni e cresce col passare delle mosse: vale dunque la pena di studiare una buona strategia prima di iniziare a ridisporre i propri pezzi.
Sembra tutto semplicissimo, ma dopo qualche mossa ci si accorge che non è affatto così e che bisogna impegnarsi molto per studiare ogni mossa. Ottimo gioco.