Odyssey: Wrath of Poseidon (2015)
Giudizio complessivo:
Autore: Colovini Leo
Artista: Mattioli Francesco
Editore: Ares Games
Numero giocatori: 2 - 5
Durata media: 30 minuti
Tipologia giocatori: Da 12 anni
Ambientazione: Arrivare al tempio con la propria nave, nonostante le tempeste scatenate da Nettuno
Categoria: Cooperazione
Meccanica: Corse
Motore: Logica-Ragionamento
Nomi alternativi: Odyssey: L'ira di Poseidone
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 6
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 1
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 6.27
Votanti: 271
Classifica: #9067
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: C
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

ODYSSEY: WRATH OF POSEIDON è un gioco competitivo/collaborativo, con un giocatore che si mette nei panni del dio Nettuno (o Poseidon, se volete) e cerca di lanciare tempeste sul mare per disperdere i naviganti (gli altri giocatori), i quali invece devono cercare di raggiungere l’isola “Sacra” al centro del tabellone.

La partita si gioca utilizzando due tabelloni identici (da scegliere fra varie possibilità): uno, coperto, può essere visto solo da Nettuno e sarà lì che verranno mosse le navi utilizzando alcune tessere “Tempesta”: quindi è l’unico che fa fede per conoscere la posizione esatta di ognuna di esse.

Gli altri giocatori usano invece la seconda copia del tabellone e conoscono solo la posizione iniziale di tutte le navi e degli isolotti che costellano il mare: in base alle tessere giocate da Nettuno e alle informazioni su cosa “vede” ogni nave al termine della sua mossa devono cercare di capire dove si trovano, verificando poi l’esattezza delle loro ipotesi ordinando a Nettuno di spostare la loro nave nave in una certa direzione. Hanno anche a disposizione alcuni segnalini (nei colori delle navi) per fare supposizioni e verificarle nel turno successivo.

Al termine degli 11 turni di gioco chi riesce a fare approdare la sua nave sull’isola “Sacra” guadagna 3 Punti Vittoria (PV), mentre Nettuno riceve 1 PV per ogni nave che non ha raggiunto l’isola. Chi ottiene il punteggio più elevato vince.

Commento

ODYSSEY: WRATH OF POSEIDON è un interessante gioco di deduzione che si basa sui seguenti parametri:

  1. Nettuno ha a disposizione 11 tessere tempesta (2 per ogni colore delle navi e 3 nere) e ne gioca una a turno, mostrandola agli altri;
  2. se è una tessera colorata sarà la nave di quel colore ad essere mossa di una casella in una qualsiasi delle 8 direzioni possibili (le caselle sono quadrate), a scelta di Nettuno;
  3. se è una tessera “nera” Nettuno muoverà TUTTE le navi di una casella;
  4. poi tocca ai giocatori che, a turno, indicano a Nettuno in che direzione si muoverà la loro nave e il Dio del mare eseguirà la mossa corrispondente sul suo tabellone (senza mostrarlo);
  5. Nettuno deve dire in che “luogo” si trova ogni nave appena mossa: mare aperto, mare profondo, isola verde, isola marrone o isola sacra. Inoltre deve comunicare agli altri quante isole “vede” la nave appena mossa (cioè quante isole si trovano nelle 8 caselle adiacenti).

Ed è sulla base di queste indicazioni, da confrontare su quanto vedono sul loro tabellone, che i giocatori cercheranno di reperire la posizione di ogni singola nave, consigliandosi l’un l’altro sul da farsi ed effettuando movimenti “test” per confermare di avere indovinato la posizione giusta, fino a sbarcare sull’isola sacra.

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Dimenticate i grigi pomeriggi dei tempi del liceo, passati a studiare il poema epico di Omero: nel gioco Odyssey: l’ira di Poseidone non troverete accurate modellazioni del ciclope o delle sirene ammaliatrici. Rimane, però, forte il tema del viaggio, come quello compiuto da Ulisse al termine della guerra con Troia. Odyssey: l’ira di Poseidone modella il “ritorno a casa” come obiettivo al di sopra di ogni avversità. Così, l’ambientazione “ellenica” pare perfetta: da una parte abbiamo 4 barche che vogliono arrivare a destinazione, e dall’altra Poseidone -dio del mare- pronto a fare quanto possibile per evitare che questo accada.

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Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Plato 96 2017 Cherche bateau perdu en mer 52 Graveleau Lionel Recensione breve

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