Imhotep (2016)
Giudizio complessivo:
Autore: Walker-Harding Phil
Artista: Coimbra Miguel
Editore: Kosmos
Numero giocatori: 2 - 4
Durata media: 60 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Costruzioni monumentali nell'Antico Egitto
Categoria: Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Caricare e Portare
Maggioranze
Motore: Azioni specifiche
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Espansioni: Imhotep: A New Dinasty
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 6
Fortuna: 0
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 7.15
Votanti: 15.452
Classifica: #533
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

In IMHOTEP giocatori si calano nei panni di Architetti dell'Antico Egitto e cercano di lavorare insieme alla costruzione di piramidi, templi, obelischi, ecc. cercando naturalmente di ottenere i maggiori profitti per sé stessi.

Ognuno di loro possiede una "slitta" (antico strumento per il trasporto dei grandi blocchi di pietra con cui venivano realizzate le opere monumentali) sulla quale vengono posati i blocchi scavati nelle cave per essere poi trasportati al porto e caricati sule chiatte fluviali che li scaricheranno a destinazione.

Al suo turno il giocatore può scegliere una delle azioni seguenti:

  • estrarre 3 blocchi dalla cava per metterli sulla slitta (se ha posto, visto che ogni slitta può contenere al massimo 5 blocchi);
  • caricare un blocco dalla slitta ad una delle chiatte disponibili (quattro ad ogni turno, come indicato da apposite carte);
  • scaricare una delle chiatte in un luogo dove sono in corso le costruzioni (ma le chiatte possono partire solo se hanno un numero minimo di blocchi);
  • giocare carte speciali.  

I luoghi a disposizione sono:

  • il "mercato" dove si possono raccogliere le carte speciali (che danno benefici immediati, azioni speciali o punti a fine partita);
  • la "piramide", dove tutti contribuiscono a costruire i tre piani di cui è costituita (incassando però punti vittoria (PV) diversi a seconda della posizione di posa);
  • il "tempio", dove tutti contribuiscono alla costruzione ma, al termine di ogni turno, prendono PV solo i blocchi più in alto (quelli "coperti" non vengono conteggiati);
  • la "camera funeraria del Faraone", dove tutti possono portare blocchi e fare PV in base al piazzamento;
  • gli "obelischi" dove ognuno costruisce una sua torre.

Il gioco dura 6 turni e, al termine, chi avrà ottenuto più PV verrà acclamato vincitore. 

Commento

Il cuore di IMHOTEP sono ovviamente le chiatte e l'ordine di posizionamento dei blocchi su di esse. Infatti lo sbarco dei blocchi si effettua partendo dalla prua e proseguendo verso poppa, quindi sta ai giocatori cercare di prevedere quali sono gli interessi dei "concorrenti" e magari cercare di allearsi più o meno scopertamente con uno di loro per aiutarsi a vicenda nel realizzare una costruzione.

Al "mercato" possono esserci delle carte molto interessanti (che permettono azioni più potenti durante il gioco o assegnano PV extra a fine partita) e quindi avere un blocco a prua significa poter scegliere una carta prima degli altri.

La costruzione della piramide assegna 34 PV in tutto, ma ognuno dei tre piani ha PV diversi a seconda della posizione, quindi a volte conviene avere il secondo blocco nella chiatta per fare un punteggio più alto.

Il tempio assegna ad ogni turno un massimo di 5 PV (per un totale di 30), uno per ognuna delle 5 postazioni: però. riempita la prima fila, i blocchi successivi sono posati su quelli precedenti, e così di seguito, quindi solo i blocchi più in alto danno PV.

Nella Camera mortuaria bisogna cercare di mettere il maggior numero di blocchi adiacenti del proprio colore perché a fine partita vengono assegnati 15-10-6-3-1 PV se si hanno 5-4-3-2-1 pezzi adiacenti.

Gli obelischi assegnano 15-10-3-1 PV dal più alto (quello con più blocchi sovrapposti) al più basso.

Infine alcune carte prese al mercato permettono di aumentare il punteggio in base ai blocchi presenti in uno o più dei luoghi citati oppure danno PV extra se si hanno due o più carte speciali di colore viola.

Un turno finisce quando tutte e quattro le chiatte hanno scaricato ed i giocatori devono quindi fare attenzione al "tempo" della loro mossa, scegliendo fra il carico di altri blocchi per avere la sicurezza di poter competere su più obiettivi, o l'invio di una chiatta ad uno dei luoghi per ottenere un beneficio ben specifico.

Il tutto badando bene a non restare con la slitta vuota per non perdere eventuali opportunità. Un gioco abbastanza "leggero" da poter essere adatto a tutti, ma con una serie di "subdole" possibilità da attirare anche i giocatori esperti.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Aprendo la scatola di Imhotep, oltre la sproporzionata misura della scatola rispetto al volume dei componenti, è impossibile non notare l’assenza di un tabellone: esso viene infatti sostituito da quattro plance di cartone che rappresentano i cantieri di diverse costruzioni (piramide, tempio, obelischi, camera mortuaria) mentre una plancia viene utilizzata per il “mercato”.

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Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
WIN The Game Journal 494 2016 Monuments need building blocks 10 De Cassan Dagmar Recensione dettagliata
Spielbox 2016/4 2016 Building monuments with pinpoint precision 18 Ruschitzka Edwin Recensione dettagliata
ILSA Magazine 42 2016 Prime Impressioni 46 Di Marco Mauro Recensione breve
Balena Ludens 2017-01/06 2017 I grandi monumenti dell'antico Egitto... ricostruiti in famiglia 03-16 Cremona Pietro (Leggi) Recensione dettagliata

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